Commento PGIM Fixed Income – Il punto sui mercati con la situazione in Francia

Guillermo Felices, Global Investment Strategist di PGIM Fixed Income -

Nonostante la situazione economica e politica in Francia, la domanda di titoli di Stato francesi (OAT) non ha subito flessioni, riflettendo principalmente il fatto che gli spread rispetto al debito tedesco hanno già prezzato la grave situazione fiscale in Francia, nonché alcuni dei rischi al ribasso emersi dopo l’annuncio del voto di fiducia.

Questo spiega in gran parte perché gli spread non abbiano registrato variazioni significative dopo il risultato della mozione di sfiducia di ieri. Gli investitori attendono ora la nomina di un nuovo premier. Se il nuovo premier sarà visto come una figura in grado di superare le divisioni in Parlamento necessarie per approvare un bilancio che contribuisca a consolidare la politica fiscale, i mercati rimarranno probabilmente resilienti.

Al momento, le principali minacce al debito francese sono tre: un nuovo primo ministro che non sia considerato favorevole al mercato (ad esempio, qualcuno che privilegi gli aumenti delle imposte rispetto ai tagli alla spesa); elezioni parlamentari anticipate che portino a una maggiore incertezza sul consolidamento fiscale; le dimissioni del presidente Macron.

Tutti questi fattori porterebbero probabilmente a un ampliamento degli spread, con le dimissioni di Macron come evento più destabilizzante (ma meno probabile), seguito da elezioni parlamentari anticipate e infine da un nuovo primo ministro ostile al mercato.

Gli investitori saranno inoltre attenti ai potenziali eventi di rischio nei prossimi giorni, tra cui la protesta di Bloquon tout di mercoledì, che potrebbe indicare un segno di pressione su Macron, e il rating di Fitch di venerdì, il primo dopo il voto di sfiducia.

Riteniamo limitato il rischio di un esito altamente destabilizzante con un forte contagio agli altri mercati dei bond governativi europei (EGB). Ciò è dovuto al fatto che il contesto macroeconomico in Europa è solido e la Banca centrale europea (BCE) dispone degli strumenti necessari per limitare il contagio, in particolare lo Strumento di protezione della trasmissione (TPI).

Sebbene permangano dei rischi, negli ultimi mesi e anni la Francia ha trovato il modo di superare la crisi politica. Gli spread riflettono già le preoccupazioni fiscali e le turbolenze politiche. Gli spread francesi sono in linea con un declassamento del rating e sono ampi rispetto ad altri EGB con un debito pubblico altrettanto elevato.

Alla luce di questo contesto e dei rischi connessi, restiamo attenti alle opportunità tattiche che potrebbero presentarsi in Francia e in altri mercati dei bond governativi europei. Per gli investitori a lungo termine in grado di tollerare la volatilità, le valutazioni sono interessanti. Le curve sono molto ripide – due volte più ripide in Francia e in Italia rispetto agli Stati Uniti – e i rendimenti coperti sono attraenti, soprattutto per gli investitori statunitensi.