Federated Hermes: Paesi e settori meglio posizionati sui mercati del credito
Il ritmo delle notizie è sempre da tenere d’occhio. I titoli dei giornali sono incessanti, cosa che è aggravata dalla tendenza dell’amministrazione statunitense a invertire la rotta. Secondo quanto riferito, Wall Street ha di recente coniato il termine “TACO” – Trump Always Chickens Out (Trump si tira sempre indietro) – in risposta a quest’ultimo fenomeno. É un elemento da prendere in considerazione, ma ovviamente per prendere decisioni strategiche ci concentriamo sulle forze – macroeconomiche, fondamentali, tassi, sentiment, tecniche – che guidano i mercati del reddito fisso.
Nonostante alcuni segnali preoccupanti provenienti dall’economia globale e dai fondamentali societari, riteniamo che gli scenari peggiori siano ormai poco probabili. Pur mantenendo la nostra preferenza per l’Europa rispetto agli Stati Uniti in termini di credito, abbiamo probabilmente sottovalutato la forza del “de-dollarisation trade’ che ha avvantaggiato il credito dei mercati emergenti. Da aprile, gli ABS hanno fornito una protezione di alta qualità contro la volatilità e rimaniamo positivi su questa asset class. Il mercato dei CLO rimane aperto e robusto e, nonostante il restringimento degli spread, continuiamo a vedere valore nell’investire in gestori di alta qualità. Continuiamo anche ad apprezzare le banche europee e alcuni tipi di debito subordinato basati sui solidi coefficienti di capitalizzazione del settore. Gli spread globali dell’high yield non sono così elevati come sembrano, dato il notevole calo della duration e il miglioramento della qualità del credito nel corso del tempo. Infatti, con una duration di tre anni, riteniamo che il credito high yield sia un’ottima scelta a bassa duration in un mercato caratterizzato da una curva dei tassi in ripida ascesa e da un’elevata volatilità dei tassi.

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Mente e denaro
Sala Stampa