Fondazione DAREFRUTTO – “Custodire la terra perché dia frutto senza essere sfruttata”
La Fondazione DAREFRUTTO è un’organizzazione senza scopo di lucro, che promuove la cultura per la tutela e la valorizzazione del patrimonio rurale, naturalistico e ambientale.
Si impegna per il recupero di luoghi e territori abbandonati e, mediante operazioni di riqualifica, nel riportarli a nuova vita. Rispondendo alla sua mission statutaria:
“Custodire la terra perché dia frutto senza essere sfruttata”
Nel 2011 un “Incontro” tra un team di professionisti visionari e impegnati nel quotidiano come “family office” e un giovane padre missionario, erede di una importante famiglia milanese.
Le affinità elettive, la condivisione culturale e vocativa dell’impegno verso gli “altri” e la sofferenza di un patrimonio in stato di abbandono hanno fatto il resto.
Una sinergia vincente che si è concretizzata nel percorrere un cammino insieme: custodire, riqualificare e valorizzare il patrimonio tra cui la Tenuta San Marzano Mercurina: edifici, terreni agricoli e un bosco, abbandonati e preda di complicate situazioni legali ed economiche impegnative.
Sin dall’inizio, il “percorso strategico” delineato è stato lo scopo filantropico. La naturale destinazione del patrimonio, terreni e antiche cascine situati in aree naturalistiche, rurali e ambientali di grande pregio sarebbero divenuti luoghi aperti alla comunità per progetti culturali e sociali.
Nel 2015 nasce la Fondazione DAREFRUTTO come strumento coerente con la filosofia che ha animato tutte le scelte e l’impegno umano e professionale del gruppo.
Strumento ideale per escludere la filosofia del “possesso” ed inserire la filosofia della “custodia” per riqualificare e valorizzare non solo il patrimonio ricevuto in donazione ma ambiziosamente proseguire anche su altri futuri preziosi luoghi destinati all’abbandono.
Dopo anni di faticoso impegno, nel 2019 prende luce e si può dire viene completato, il progetto di recupero e riqualificazione della Tenuta San Marzano Mercurina, un luogo ricco di tesori naturali nascosti, da riportare alla sua originaria bellezza, destinandola a progetti di rilevanza culturale, naturalistico e sociale.
LA TENUTA DA SALVARE
Tenuta San Marzano Mercurina
Nel cuore della Lomellina nel comune di Pieve del Cairo in provincia di Pavia, si trova la Tenuta San Marzano Mercurina: la sua struttura originaria risale al ‘700 e comprende la Cascina San Marzano e ciò che resta della più antica Cascina Mercurina.
Due antiche e affascinanti cascine confinanti, poste al centro di 250 ettari di terreni agricoli a vocazione risicola e un raro bosco di antichi ontani neri, una preziosa e rara biodiversità.
Il Valore Naturalistico del Territorio
testo a cura del Prof. Giuseppe Bogliani (Professore di Zoologia – Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente Università di Pavia)
Gli ambienti naturali presenti nell’area di San Marzano e Mercurina sono di grande rilevanza scientifica e naturalistica e rappresentano un patrimonio di biodiversità molto importante, che merita di essere conservato e conosciuto.
In Tenuta, la preziosa foresta di ontano nero che cresce in un terreno paludoso e i fontanili che alimentano i corsi d’acqua naturali ricchi di specie vegetali e animali. All’interno si trova di una delle “garzaie” più belle della Lomellina (la garzaia viene censita e monitorata anche dal Prof. Fasola sempre dell’università di Pavia). All’esterno delle aree boschive e palustri si attraverseranno le risaie; ambienti coltivati che offrono un terreno di caccia degli aironi.
LE CASCINE
Cascina San Marzano
La sua struttura originaria risale al ‘700, come risulta da una carta topografica della seconda metà del XVIII secolo, conservata nell’Archivio Comunale di Pieve del Cairo. Il suo nome deriva, molto probabilmente, da San Marzano (o San Marciano), vescovo di Tortona, suo patrono.
Esempio della tipica unità produttiva e abitativa che per secoli ha dominato la scena sociale ed economica della regione e di Pieve del Cairo, la sua storia è strettamente collegata a questo territorio che era noto, fino agli inizi del XIX secolo, per la sua fervida attività agricola e, soprattutto, per la sua vocazione risicola.
Cascina Mercurina
Una casa padronale con colombaia molto antica, ci accoglie a ricordo, forse dell’ insediamento di una comunità di religiosi “cistercensi “ che gestivano l’antica cascina riconducibili al Cardinale Mercurino Arborio di Gattinara importante figura del panorama internazionale, politico, umanista e Gran Cancelliere dell’imperatore Carlo V.
Purtroppo distrutta da interventi invasivi, rappresenta un patrimonio storico culturale di grande interesse.
Il Terreno Agricolo
La Tenuta può vantare 200 ettari di terreni agricoli a vocazione risicola. Nel corso degli anni si inizia la coltivazione dei terreni della Cascina San Marzano, che vengono coltivati a risi di alta qualità di diverse varietà.
In seguito, salvata dall’ abbandono, si è potuto procedere a coltivare anche i terreni incolti da anni della Cascina Mercurina: con coltivazione di produzione biologica di riso, orzo, soia. Le zolle di questi terreni raccontano le storie dei contadini e delle mondine che li hanno coltivati, nei tempi passati, quando le principali colture delle cascine di Pieve erano l’erba e il fieno, il granturco, ma, soprattutto il riso.
Il BOSCO
Il Bosco – ex Riserva di Caccia
Le zone interessate dal bosco custodiscono l’aspetto di quell’antica foresta . Qui, gli alberi presenti creano ancora l’ambiente ideale per molti mammiferi tra cui volpi, tassi, faine e donnole.
Le cascine e gli edifici rurali – fulcro dell’attività agricola e, soprattutto in passato, cuore della vita contadina- sono oggi spazi importanti non solo per l’uomo, ma anche per rondini, rondoni, pipistrelli e rapaci notturni come civetta e allocco, ad esempio. Animali che, spesso messi in seria difficoltà per la carenza di habitat idonei e per gestioni intensive del territorio, con la loro presenza testimoniano la buona qualità dell’ambiente. La Fondazione ha rinunciato alla riserva di caccia per trasformare questo bosco in un’oasi naturalistica
La Biodiversità
Il contesto territoriale in cui si inserisce la Tenuta è un’area straordinariamente importante per la grande biodiversità che racchiude. Biodiversità intesa sia come “insieme di ambienti diversificati” che come “numero di specie vegetali e animali differenti”.
La maggior parte dei 250 ettari che compongono la Tenuta, infatti, sono interessati dalla presenza di acqua: risorsa che scorre in rogge e canali, che alimenta risaie, che sostiene la presenza di aree boscate e che – soprattutto – rappresenta l’elemento fondamentale per la vita, espressa nelle sue diverse forme.

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