Giornata Internazionale contro lo Spreco Alimentare: un impegno globale che parte dalla tavola
Spreco Alimentare: un impegno globale
Il 29 settembre si celebra la Giornata Internazionale della Consapevolezza sugli Sprechi e le Perdite Alimentari, istituita dall’ONU per ricordarci quanto cibo venga perso ogni anno lungo la filiera, dalla produzione al consumo. Secondo la FAO, circa il 13% degli alimenti prodotti nel mondo si disperde prima ancora di raggiungere i mercati, mentre l’ONU stima che il 17% finisca nella spazzatura a livello domestico, nella ristorazione e nella distribuzione. Un paradosso che pesa non solo sull’economia, ma anche sull’ambiente: lo spreco alimentare è responsabile di circa l’8-10% delle emissioni globali di gas serra (FAO, UNEP).
In Italia il problema è meno lontano di quanto sembri. Secondo l’Osservatorio Waste Watcher International (dati 2024), ogni cittadino butta in media 524 grammi di cibo a settimana, pari a quasi 27 kg all’anno. Frutta, verdura e pane sono i prodotti più sprecati, complici acquisti eccessivi e una cattiva gestione delle date di scadenza.
Ridurre lo spreco è una sfida che richiede l’impegno congiunto di istituzioni, imprese e consumatori. Alcune catene di supermercati hanno introdotto app e sconti per i prodotti prossimi alla scadenza, mentre startup e associazioni promuovono piattaforme digitali per recuperare eccedenze alimentari e redistribuirle. Sul fronte europeo, la Strategia Farm to Fork fissa obiettivi chiari per dimezzare entro il 2030 lo spreco pro capite, in linea con l’Agenda ONU 2030.
La giornata del 29 settembre diventa così un invito ad agire, anche con piccoli gesti quotidiani: pianificare la spesa, conservare meglio gli alimenti, riutilizzare gli avanzi in cucina. Perché combattere lo spreco non significa solo risparmiare risorse preziose, ma costruire un futuro più giusto e sostenibile.

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