Per le giovani donne la libertà passa anche dal portafoglio e si costruisce da bambine
Alle porte di ottobre, un mese che unisce due ricorrenze fondamentali – l’11 ottobre, Giornata internazionale delle bambine e delle giovani ragazze, e il Mese del Risparmio, che culmina con la celebrazione della Giornata Mondiale del Risparmio il 31 ottobre – la Fondazione BET SHE CAN ETS invita istituzioni, scuole, aziende e cittadini a riflettere sulla necessità di dirigere gli sforzi e l’impegno nell’empowerment delle bambine in Italia, anche in ambito finanziario.
Investire per accrescere le competenze economiche delle ragazze significa costruire una società in cui le donne possano scegliere liberamente, alla pari, con la stessa fiducia e le medesime opportunità dei loro coetanei. Perché la libertà di scelta passa anche dal portafoglio.
Educare le ragazze alla gestione del denaro significa dare loro strumenti concreti per orientare il proprio futuro, senza condizionamenti o limiti invisibili.
Il divario inizia presto
Studi europei (Report Starling Bank, 2022 e Baromètre Argent de poche et inégalités, 2025) mostrano che i maschi ricevono in media più “paghetta” delle coetanee: nel Regno Unito e in Francia la differenza arriva al 20% in meno.
I primi indizi li leggiamo anche nell’analisi delle competenze numeriche, uno studio francese (Nature, 2025) su 2,6 milioni di alunni della scuola primaria in Francia rivela che bambine e bambini iniziano la prima elementare con lo stesso livello di matematica; tuttavia, dopo solo quattro mesi i maschi ottengono risultati migliori di oltre 5 punti percentuali. Medesimo andamento anche in Italia: le analisi INVALSI / PISA 2018-2022 su 13 milioni di studenti mostrano che il divario in matematica cresce dalle prime classi della primaria fino alle medie, ed è più marcato nelle regioni con più risorse.
I dati fotografano e raccontano un problema culturale radicato: aspettative diverse, stereotipi impliciti, minore incoraggiamento verso l’autonomia economica e il pensiero logico delle bambine. BET SHE CAN è convinta che l’educazione finanziaria, insieme a una didattica della matematica libera da bias, sia la leva per cambiare prospettiva.
Competenze economiche e libertà di scelta
Secondo l’Edufin Index 2024, le donne italiane ottengono in media 53 punti su 100 in alfabetizzazione finanziaria, contro i 59 raggiunti dagli uomini. Il sondaggio nazionale (Rapporto Edufin, 2024) evidenzia come 7 donne su 10 dichiarano di non sentirsi adeguatamente preparate a gestire il denaro. Un divario da colmare, il cui effetto si traduce in minore autonomia economica e in una più limitata possibilità di compiere scelte libere e sostenibili in famiglia, nello studio e nel lavoro.
“Quando una ragazza sa di poter controllare le proprie risorse, cresce la fiducia nelle proprie potenzialità, soprattutto di fronte alle decisioni importanti, le scelte che determinano la vita di ognuno di noi, come decidere cosa studiare, dove vivere, quale lavoro intraprendere”, sottolinea Marie-Madeleine Gianni, Presidente della Fondazione BET SHE CAN. “L’educazione finanziaria è un moltiplicatore di libertà. Dobbiamo lavorare per diffondere una nuova cultura finanziaria e un nuovo approccio alla gestione delle risorse economiche personali tra le donne. Avvicinare la bambine ai temi finanziari sin dall’infanzia permetterà loro di diventare donne in grado di gestire la propria autonomia economica senza condizionamenti e preconcetti”.
BET SHE CAN da anni investe e punta sulle competenze delle bambine (senza tralasciare quelle dei bambini) per migliorare il futuro delle nuove generazioni. Tra le iniziative in preparazione per il 2026 c’è la prima edizione de La Tribù© – Pocket Money Gap, un percorso educativo pensato per ragazze tra i 10 e i 12 anni con attività pratiche e strumenti per rafforzare competenze e autonomia finanziaria. Il progetto prevede anche una ricerca sul pocket money gap in Italia, sviluppata con il supporto scientifico di un’importante università milanese, e sarà avviato non appena sarà confermato il partner finanziatore.
“L’appello di BET SHE CAN è rivolto alle aziende e agli istituti finanziari per affiancarci nell’avvicinare le future donne alla cultura finanziaria, fornendo strumenti che le aiuteranno nel percorso di crescita personale e professionale”, conclude Marie-Madeleine Gianni.

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