Michelangelo Pistoletto candidato al Nobel per la Pace: quando l’arte diventa ponte tra i popoli
La nomination 2025 dell’artista Michelangelo Pistoletto celebra un impegno lungo settant’anni: il Terzo Paradiso, la cultura della pace preventiva, il coinvolgimento sociale. Una candidatura che parla al cuore del presente.
Una candidatura confermata e riconosciuta
Michelangelo Pistoletto, nato a Biella nel 1933, è ufficialmente candidato al Premio Nobel per la Pace 2025. La sua candidatura è stata presentata dalla Gorbachev Foundation Association durante un evento al Museo Alberoni di Piacenza già il 21 febbraio 2025 e sostenuta da Nobel Italia; “accettata” dal Comitato norvegese di Oslo, come riportato da più fonti autorevoli. Artnet, Ocula, Artsy e The Art Newspaper confermano tutti questo riconoscimento pubblico.
Arte e impegno: il Terzo Paradiso e la pace preventiva
Pistoletto è da lungo tempo figura di riferimento nell’Arte Povera, celebre per quadri specchianti e performance che coinvolgono attivamente il pubblico. Dal 2003, il suo simbolo del Terzo Paradiso — una reinterpretazione dell’infinito con un cerchio centrale — rappresenta un richiamo all’equilibrio tra natura, umanità e tecnologia; un manifesto per la pace, incarnato in pratiche collettive, laboratori, installazioni e anche in una marcia per la riconciliazione a Cuba nel 2014.
L’artista stesso ha dichiarato: «Non vedo la nomination come un riconoscimento personale, ma come impegno per il lavoro futuro», sottolineando la dimensione attiva e propositiva del suo operato.
Un sostegno crescente dal territorio e dalle istituzioni
Non si tratta solo di riconoscimenti formali: la candidatura è sostenuta anche a livello locale e religioso. Monsignor Franco Moscone, arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, ha pubblicamente firmato una petizione e incoraggiato la sua diocesi a sostenere l’artista, lodando l’idea di pace preventiva evocata da Cittadellarte e il Terzo Paradiso.
Anche il Comune di Busto Arsizio ha ufficialmente espresso la propria adesione: sindaco e assessore alla cultura hanno già firmato una lettera di sostegno per portare un messaggio forte a Oslo.
Arte, dialogo, impegno strutturale
Anche il Rotary Club Torino Nord Ovest, di cui è socio Pistoletto, ne sottolinea l’impegno in un documento circolato internazionalmente: «For over sixty years… art can act as a catalyst for peace, dialogue, and positive social change. […] His commitment is not symbolic — it is structural. […] In a world too often driven by the logic of preventive war, Pistoletto proposes preventive peace», un appello che risuona ora con forza attraverso la sua candidatura. È proprio questa visione – l’arte come ponte, come strumento di connessione, dialogo e cura – che rende la sua nomina così significativa.
La candidatura di Michelangelo Pistoletto al Nobel per la Pace 2025 non è solo il riconoscimento di un grande artista, ma di un visionario che ha fatto dell’arte un’esperienza civile, educativa, e profondamente umana. In un’epoca segnata da conflitti e disconnessioni, il suo messaggio di pace preventiva, radicale e inclusiva, appare più necessario che mai. Premiarlo significherebbe valorizzare il ruolo della cultura come elemento centrale per un futuro sostenibile e condiviso.
Il Premio Nobel per la Pace 2025 sarà assegnato secondo il consueto calendario legato alla tradizione del Nobel.
Annuncio del vincitore: venerdì 10 ottobre 2025, quando il Comitato norvegese per il Nobel renderà pubblico il nome del premio Nobel per la Pace.
Cerimonia di consegna: mercoledì 10 dicembre 2025, giorno in cui il Premio sarà effettivamente conferito a Oslo, come avviene dal 1901 in memoria della data di morte di Alfred Nobel.
WikipediaNobel Peace Prize
Nel giorno della cerimonia, è tradizione che si svolgano diversi appuntamenti: la consegna della medaglia e del diploma, il discorso del/la vincitore/trice, eventi ufficiali in Municipio e un ricevimento formale, spesso accompagnato da una parata di fiaccole e altre celebrazioni.

LMF green
Mente e denaro

Podcast