NextGen Growth 2025: la ricetta per il futuro del Made in Italy a fronte delle sfide global
I nuovi scenari dell’economia globale, che guidano inevitabilmente il capitale e la visione strategica delle imprese italiane, sono stati al centro dell’evento “NextGen Growth – Il nuovo ecosistema della crescita: imprese, capitale e visione strategica” organizzato presso l’Allianz Stadium di Torino da Willis, società del gruppo WTW, in collaborazione con BNL BNP Paribas e Legance.
NextGen Growth punta a diventare un appuntamento di riferimento negli anni a venire per imprenditori, investitori e leader.
L’obiettivo è stimolare un confronto dinamico su trend di mercato, strategie di crescita e sul ruolo del capitale privato nell’accelerazione del Made in Italy.
L’edizione 2025 ha riunito top manager, economisti e decision maker di grande rilievo, che si sono confrontati sulle sfide e le opportunità che attendono il tessuto industriale del nostro Paese nei prossimi anni.
Nel corso dell’incontro è emerso come la “ricetta per la crescita” del Made in Italy si fonda sull’avere una visione a lungo termine, necessaria per le imprese che vogliono competere in un contesto complesso come quello attuale. La sfida è trasformare l’incertezza in visione strategica, come ha ribadito Giorgio Chiellini, Director of Football Strategy di Juventus Football Club nell’intervento di apertura, sottolineando che nel calcio come nel business servono strategia, coraggio e capacità di adattamento.
Marco Gay, Presidente di Unione Industriali Torino, è intervenuto sottolineando come il contesto in cui operano oggi le imprese italiane è caratterizzato da rapidi cambiamenti e da una crescente complessità geopolitica. Questo scenario, pur rappresentando una sfida, diventa anche un’occasione per ripensare i modelli di business e compiere un passo in più: dare spazio alle nuove generazioni e adottare strumenti innovativi. Il Made in Italy può così diventare il motore di una nuova fase di crescita, trasformandosi per continuare a essere competitivo e generare valore.
Come testimoniato da Simona Costagli, Chief Economist e Responsabile Institutional Affairs & Research di BNL BNP Paribas sebbene gli ultimi eventi a livello geopolitico abbiano rallentato la crescita globale, l’Italia e l’Europa restano solide.
“L’impatto dei dazi sul PIL italiano dovrebbe essere marginale, e il Fondo Monetario Internazionale stima per il 2025 una crescita globale del 3%”, ha spiegato Simona. “L’Italia, inoltre, seconda solo alla Spagna per crescita in volumi del Pil post-pandemia, ha a disposizione 136 miliardi di euro di PNRR tra 2025 e 2026 e un tessuto imprenditoriale solido, meno indebitato rispetto alla media europea. Solo 23.000 imprese risultano fortemente vulnerabili all’export, segno di una vulnerabilità contenuta e di un margine di manovra importante”.
Il confronto tra investitori e imprenditori, guidato dai professionisti di WTW (con Michele Zalateo, Geography Strategy Leader e Marco Radice Fossati, Head of M&A and Private Equity, Financial and Professional Services Hub), di BNL BNP Paribas (con Paolo Vetta, Direttore Territoriale Nord Ovest e Luca Giordano, Managing Director Financial Sponsor) e di Legance (con Marco Gubitosi, Partner, e Giacomo Gitti, Partner) ha mostrato come l’ingresso di capitale privato possa portare slancio e nuove opportunità di sviluppo.
“WTW aiuta le organizzazioni a trasformare i rischi in opportunità”, dichiarano Michele Zalateo e Marco Radice Fossati di WTW. “Nella gestione di rischi in continua evoluzione, una fondamentale sfida imprenditoriale è averne una mappatura chiara e dinamica: riconoscere e gestire i rischi in anticipo consente di affrontare le negoziazioni con maggiore sicurezza e determinazione. Grazie alla complementarità delle forti competenze del nostro team M&A, offriamo soluzioni assicurative sempre all’avanguardia per massimizzare l’interesse dei nostri clienti nell’ambito delle loro operazioni di finanza straordinaria”.
“La dinamicità dell’imprenditoria familiare italiana e l’anima finanziaria e internazionale dei fondi di Private Equity”, commenta Marco Gubitosi, Partner di Legance “sta raggiungendo traguardi fino a pochi anni fa difficilmente credibili nel nostro Paese, come costantemente dimostrato dal numero di operazioni di M&A sempre in aumento.
I tempi sono particolarmente favorevoli e ci aspettiamo per il prossimo futuro un aumento di operazioni tra investitori finanziari, fondi di private equity e imprese familiari italiane”.

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