Taglio dei tassi Fed: perché il vero impatto su Bitcoin deve ancora arrivare – L’analisi di Bitwise

André Dragosch, Head of Research per l’Europa di Bitwise -

La Federal Reserve ha effettuato il primo taglio dei tassi dell’anno, riducendoli di 25 punti base: una mossa ampiamente anticipata dai mercati. Tuttavia, la reazione immediata di Bitcoin suggerisce che si sia trattato più di un evento “sell-the-news”, con un’azione di prezzo finora piuttosto debole. Una delle ragioni potrebbe essere l’attesa distribuzione di 1,6 miliardi di dollari ai creditori dell’ex FTX entro la fine di settembre, evento che potrebbe esercitare una pressione di vendita temporanea sul mercato.

Nonostante ciò, restiamo convinti che la prosecuzione del ciclo di tagli dei tassi da parte della Fed offrirà (nel tempo) un forte vento a favore per Bitcoin e, più in generale, per i cripto asset. Storicamente, i cicli di allentamento della Fed hanno spesso coinciso con significativi rally di bitcoin (come segnato nel grafico qui allegato).

Tre sono le principali ragioni dietro questo andamento: innanzitutto, i tagli dei tassi tendono a inclinare verso l’alto la curva dei rendimenti, una dinamica spesso associata a una maggiore crescita dell’offerta di moneta e Bitcoin, uno dei barometri più sensibili dell’espansione monetaria globale, ha storicamente beneficiato di tali contesti. Va ricordato inoltre che l’offerta di moneta globale ha già raggiunto nuovi massimi storici e continua a crescere. In secondo luogo, Bitcoin ha storicamente mostrato una correlazione positiva con le aspettative di inflazione basate sul mercato. Un nuovo aumento di tali aspettative dovrebbe quindi agire come ulteriore fattore favorevole. In ultimo, i rendimenti reali sono destinati a calare con la riaccelerazione dell’inflazione, implicando una politica monetaria più accomodante e condizioni finanziarie più favorevoli. Tutto condizioni tipicamente supportive per BTC.

È importante sottolineare che la Fed sta ora tagliando i tassi in un contesto di peggioramento degli indicatori del mercato del lavoro, che sembrano superare le dinamiche inflazionistiche in accelerazione. Abbassando i tassi con un’inflazione headline al 2,9%, la Fed ha implicitamente segnalato una tolleranza verso un obiettivo di inflazione più elevato, probabilmente vicino al 3%.

Negli scorsi giorni, i Fed Funds Futures sono arrivati ad indicare un’86% di probabilità di ulteriori 50 punti base di tagli entro la fine dell’anno, in linea con il “dot plot” della Fed. È inoltre degno di nota che il nuovo membro del board FOMC (Federal Open Market Committee), Stephen Miran, abbia persino prospettato 125 punti base di tagli, suggerendo che un orientamento più accomodante potrebbe guadagnare terreno in futuro.

Al di là della politica monetaria, le tendenze di adozione istituzionale e corporate continuano a fornire segnali di sostegno per bitcoin. In particolare, Metaplanet ha annunciato l’acquisto di 5.419 BTC per 632 milioni di dollari a un prezzo medio di 116.000 dollari per bitcoin, portando così le sue partecipazioni totali a 25.555 BTC e segnando una notevole accelerazione nel ritmo di accumulo. Tali mosse potrebbero contribuire a migliorare il sentiment verso le Bitcoin Treasury Companies e verso Bitcoin in generale.

Parallelamente, negli Stati Uniti continua a crescere il momentum politico attorno al concetto di una Riserva Strategica di Bitcoin. Dennis Porter, uno dei principali sostenitori politici di bitcoin che ha avuto un ruolo determinante nell’avanzare progetti di legge regionali sulle riserve negli USA, ha lasciato intendere un importante annuncio atteso per oggi. Se si concretizzasse, ciò potrebbe aggiungere un ulteriore livello di sostegno strutturale al sentiment di mercato.