Salute finanziaria, pensioni e truffe: il calendario di BETTER FINANCE per i prossimi mesi

L’organizzazione europea BETTER FINANCE, da tempo attiva nella tutela degli investitori individuali, ha annunciato un fitto programma di conferenze e iniziative per i prossimi mesi, incentrato su tre temi fondamentali: salute finanziaria, pensioni adeguate e lotta alle frodi finanziarie. L’obiettivo è duplice: sensibilizzare i cittadini europei e incidere sulle politiche dell’Unione Europea.

Il calendario degli eventi

Il 30 settembre si è svolta la conferenza congiunta BETTER FINANCE e EFPA Europe: “Financial Literacy and Professional Advice”
L’evento puntava a mettere in luce l’importanza dell’educazione finanziaria e del ruolo del consulente professionale, fondamentali per guidare il cittadino nelle scelte di investimento consapevole. A questo link la sintesi della giornata.

27 novembre – In occasione della European Retirement Week, BETTER FINANCE si unisce a FESE per l’incontro “Turning Savings into Long-Term Growth”
Il dibattito affronterà le proposte dell’Unione UE sul tema del risparmio e investimento (Savings and Investment Union) e il ruolo che i mercati dei capitali possono svolgere per migliorare la sostenibilità delle pensioni.

2 dicembre – Sessione al Parlamento Europeo su “Income Adequacy in Retirement”
I focus saranno la lacuna cronica in molti paesi europei tra risparmio accumulato e bisogno pensionistico, e le soluzioni da mettere in campo per “colmare il gap”.

9 dicembre – Conferenza “From Fraud to Accountability: Tackling Financial Crime Across Europe”
Si tratta di un appuntamento chiave, che metterà a confronto regolatori, legislatori e attori di mercato per discutere strumenti e strategie per contrastare le frodi finanziarie che colpiscono i risparmiatori retail.

Perché questi temi? Quali sono gli obiettivi?

Il calendario di BETTER FINANCE riflette problemi urgenti che accomunano molti Stati membri:

1. Salute finanziaria debole
   Molti cittadini europei non possiedono una base sufficiente di cultura finanziaria. Secondo uno studio di Eurostat, una significativa percentuale di adulti fatica a comprendere concetti bancari di base come tassi d’interesse e inflazione. Senza questa alfabetizzazione, il rischio è che vengano compiute scelte costose o truffaldine.

2. Pensioni inadeguate
   In diversi paesi Ue, i sistemi pensionistici pubblici da soli non garantiscono un reddito dignitoso per gli anziani. La proposta dell’Unione dei Risparmi e Investimenti mira a creare meccanismi che potenziino la partecipazione privata (individuale o collettiva) con regole comuni. Ma l’adesione e l’efficacia dipenderanno dalla fiducia nei mercati e nelle istituzioni.

3. Rischio frodi e crimini finanziari
   Il tema delle frodi è sempre più centrale. In Italia, ad esempio, la CONSOB e altre autorità hanno segnalato un aumento di casi di “truffe via social media” o sollecitazioni fraudolente all’investimento. A livello europeo, le autorità vengono spinte a rafforzare la cooperazione transfrontaliera e l’impianto sanzionatorio.

Alcuni commenti tratti dal web

• Un’analisi pubblicata su InvestmentEurope evidenzia che “per recuperare la fiducia dei risparmiatori, è essenziale non solo prevenire le frodi, ma garantire trasparenza e accesso all’informazione finanziaria” (fonte: InvestmentEurope).

• Sul sito EURACTIV, una voce critica segnala come l’Ue rischi di proporre regole troppo eterogenee per le pensioni complementari, rischiando che i cittadini di paesi economicamente più fragili rimangano tagliati fuori dal sistema.

• In un commento sul portale Finextra, alcuni operatori lamentano che nei paesi con mercati più deboli, il rafforzamento del ruolo dei capitali finanziari possa accentuare le disuguaglianze, se non accompagnato da meccanismi di protezione per i risparmiatori.

Come leggere questo calendario

BETTER FINANCE cerca un orientamento pratico, un ponte tra cittadino, consulente e decisore pubblico. Le conferenze servono anche a raccogliere raccomandazioni da presentare nelle sedi legislative europee. È un’iniziativa in linea con la tendenza attuale: quella di trasformare la protezione dei retail investors da semplice concetto in un pilastro effettivo della regolamentazione finanziaria europea.