Vanguard. BCE ancora in una “buona posizione”. Ma i prezzi più bassi dell’energia incoraggeranno le colombe

Shaan Raithatha, Senior Economist di Vanguard Europe -

In sintesi

Durante la riunione di giovedì, quasi certamente la Bce manterrà invariato il tasso di deposito al 2%. I dati sull’attività delle ultime sei settimane sono stati sostanzialmente in linea con le aspettative, l’euro è rimasto stabile e la maggior parte dei decisori politici della Bce ha ribadito che la politica monetaria è “adeguata”. I prezzi dell’energia hanno però continuato a diminuire, rappresentando un rischio al ribasso per le previsioni di inflazione della Bce, che già scontano un leggero scostamento rispetto all’obiettivo del 2%. Condividiamo l’opinione di Simukus secondo cui un taglio per motivi di gestione del rischio potrebbe essere prudente. La nostra previsione di base è che la Bce manterrà i tassi invariati per tutto il resto del 2025 e il 2026. Tuttavia, i rischi sono orientati verso un ulteriore allentamento.

Nel dettaglio

  • Dati recenti: gli indicatori ad alta frequenza sia dell’attività economica sia dell’inflazione dall’ultima riunione della Bce a settembre sono stati sostanzialmente in linea con le aspettative. Detto questo, c’è stata una leggera delusione sulla Germania, in particolare per il forte calo della produzione manifatturiera ad agosto. Lo staff della Bce prevede una crescita dello 0% per l’area euro nel terzo trimestre, quindi la possibilità per una reazione a sorpresa accomodante guidata dalla crescita è alta.
  • Prezzi dell’energia: nel frattempo, l’euro è rimasto sostanzialmente stabile, ma i prezzi del Brent sono scesi del 3% e quelli del gas naturale TTF del 7%. Se questa tendenza dovesse persistere, ciò comporterebbe un ulteriore calo dello 0,2-0,3% dell’indice dei prezzi al consumo complessivo a metà del 2026. Con la Bce che prevede già un’inflazione headline complessiva media dell’1,7% nel 2026, cresce il rischio di un calo significativo dell’inflazione.
  • ETS2: Si ipotizza inoltre che il nuovo sistema di scambio delle quote di emissione dell’Ue (ETS2), la cui attuazione è attualmente prevista per l’inizio del 2027, potrebbe subire ritardi. Ciò potrebbe costringere la Bce a rivedere al ribasso anche le previsioni sull’inflazione headline per il 2027.
  • Commenti della BCE: la maggior parte dei responsabili politici della Bce ha ribadito che il Consiglio rimane in una “buona posizione” e che i rischi per le prospettive di inflazione sono “bilaterali”. La presidente Lagarde ha continuato a mostrare una preoccupazione limitata per il rischio di un’inflazione inferiore alle attese. Tuttavia, dato l’andamento attuale dei prezzi dell’energia, condividiamo i recenti commenti di Simukus, che ha chiesto un “taglio per la gestione del rischio”, e di Villeroy, che ritiene che la prossima mossa sarà “un abbassamento piuttosto che un aumento”. Detto questo, ulteriori tagli richiederebbero probabilmente un catalizzatore. In particolare, Lagarde ha dichiarato pubblicamente che la Bce non dovrebbe modificare la propria politica monetaria in risposta a piccole deviazioni dell’inflazione dall’obiettivo.
  • Aspettative di inflazione sotto la lente: Il tasso dello EUR 5y5y inflation forward swap — che riflette le aspettative d’inflazione media a cinque anni, tra cinque anni, è attualmente compreso tra il 2% e il 2,1%, ma negli ultimi tre o quattro mesi ha registrato una tendenza al ribasso. L’inflazione inferiore all’obiettivo nella prima metà del 2026, determinata dal calo dei prezzi dell’energia, potrebbe esercitare un’ulteriore pressione al ribasso in questo senso. A nostro avviso, aspettative di inflazione a medio termine pari all’1,8% o inferiori giustificherebbero almeno un “taglio precauzionale”.