Analisi Coface: la ripresa economica tedesca richiede tempo
La Germania resta in stagnazione: nel Q3 2025 il PIL è 0% t/t e +0,3% a/a; le revisioni peggiorano il 2023 (-0,9%) e il 2024 (-0,5%). Coface prevede +0,3% nel 2025 e +1,0% nel 2026 (rischio Paese A3). Il maxi-fondo da €500 mld per infrastrutture e clima è operativo ma l’impiego effettivo slitta: le risorse ai Länder partono solo da novembre, concentrando la spesa nell’ultimo trimestre. Anche la difesa accelera (budget 2025 €62,3 mld; procurement €24,1 mld), ma tempi di produzione e reclutamento ne diluiscono l’effetto. Le misure pro-investimenti (ammortamenti accelerati fino al 30%, aggiustamenti fiscali, “construction turbo”) aiutano ma non capovolgono l’inerzia del manifatturiero: ordini ai minimi da 15 anni e produzione ancora in calo. Il sentiment migliora da maggio, trainato più dalle aspettative che dai dati reali. Resta il rischio di allocazione non ottimale della spesa e di capacità civili già sature; il 2026 vedrà un rimbalzo modesto, sostenuto anche da un effetto calendario di circa 0,3 punti. In sintesi: una ripartenza presente, ma lenta, selettiva e distribuita nel tempo.

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