Diritto d’autore. TDM Text and Data Mining e la nuova frontiera tra innovazione e tutela economica

Claudio Bonato -

“Text and Data Mining” e diritto d’autore

L’estrazione automatizzata di testi e dati – o Text and Data Mining (TDM) – è oggi una delle leve più potenti dell’intelligenza artificiale e dell’analisi predittiva. Ma dietro l’apparente neutralità tecnologica di questa pratica si nasconde una complessa rete di diritti economici e regolamentari che l’Unione europea e, più di recente, la nuova legge italiana sull’AI stanno cercando di bilanciare.

Il contesto europeo: tra Direttiva Copyright e AI Act

La Direttiva (UE) 2019/790, meglio conosciuta come Direttiva Copyright, rappresenta il primo pilastro normativo europeo in materia di TDM. Essa definisce l’attività come «qualsiasi tecnica di analisi automatizzata volta a generare informazioni da testi e dati digitali, inclusi modelli, tendenze e correlazioni».

L’impianto della norma parte da un presupposto economico chiaro: il TDM è un motore di innovazione per la ricerca e l’industria dei dati, ma può anche incidere sui diritti economici degli autori e dei titolari delle opere digitali. Da qui l’obiettivo di trovare un equilibrio tra valorizzazione dell’informazione e protezione della proprietà intellettuale.

Due eccezioni per favorire ricerca e sviluppo

Per garantire tale equilibrio, la Direttiva impone agli Stati membri di introdurre due eccezioni principali al diritto d’autore:

  1. L’eccezione per la ricerca scientifica (art. 3), che consente a enti di ricerca e istituti culturali di eseguire TDM su materiali a cui abbiano legalmente accesso.
  2. L’eccezione generale (art. 4), che estende la possibilità di utilizzare opere per il TDM anche a soggetti privati e imprese, purché i titolari dei diritti non abbiano esercitato un esplicito opt-out.

Il diritto di esclusione – o opt-out – è un meccanismo di riserva che consente all’autore di vietare l’uso delle proprie opere per il TDM. Tuttavia, la Direttiva richiede che tale riserva sia espressa “in modo appropriato”, ad esempio tramite strumenti tecnici che rendano automatizzabile la lettura di tale limitazione nei contenuti pubblicati online.

Riproduzione, estrazione e limiti di tutela

Le eccezioni previste non legittimano indiscriminatamente l’attività di TDM, ma solo le operazioni di riproduzione o estrazione necessarie alla sua realizzazione. Quando il mining riguarda dati o fatti non protetti dal diritto d’autore, l’attività resta libera da vincoli giuridici.

Va inoltre distinta questa disciplina da quella sugli atti di riproduzione temporanea, già regolata dalla Direttiva 2001/29/CE (Direttiva Infosoc). Quest’ultima esclude dal diritto di riproduzione le copie transitorie, prive di valore economico autonomo. Le nuove eccezioni sul TDM, invece, coprono anche riproduzioni non temporanee, purché finalizzate a operazioni di analisi automatizzata.

Innovazione e diritti: la sfida del mercato digitale

Nel contesto dell’AI Act (Reg. UE 2024/1689) e delle normative nazionali di recepimento, il TDM diventa un punto cruciale per la competitività del mercato europeo dell’intelligenza artificiale.
L’Unione punta a un equilibrio dinamico: da una parte, garantire la libertà di analizzare dati e contenuti digitali per alimentare algoritmi e modelli di AI; dall’altra, assicurare che il valore economico delle opere creative resti tutelato.

In sostanza, la regolamentazione europea non penalizza la tecnologia, ma la incanala in un sistema di responsabilità e trasparenza, coerente con i principi del mercato unico digitale.

Claudio Bonato