Merano WineFestival 2025: dove l’eleganza incontra l’eccellenza

Greta Marilyn Carnieletto -

Merano WineFestival 2025

— di Greta Marilyn Carnieletto

Si è conclusa ieri la 34ª edizione del Merano WineFestival, evento simbolo dell’eleganza e dell’autenticità nel panorama enologico internazionale.
Un appuntamento che, anno dopo anno, continua a distinguersi per la cura nella selezione e per l’atmosfera raffinata che accompagna ogni momento della manifestazione.

Dal 7 all’11 novembre, il Kurhaus di Merano è tornato a essere il cuore pulsante del gusto, accogliendo oltre 8.000 visitatori tra cui più di 3.000 operatori del settore e 150 buyers da 32 Paesi.

Il tema di quest’anno, “Vision: Wine & Food Creators”, ha invitato a guardare al futuro del gusto attraverso scienza, cultura e innovazione.

«La crescita di pubblico attento e di qualità, tra operatori, giornalisti e appassionati, ci rende orgogliosi» – ha dichiarato il patron Helmuth Köcher – «È il frutto di una selezione curata, non solo delle aziende ma anche dei visitatori, da sempre parte integrante della visione del nostro Festival».

La manifestazione ha confermato la propria identità di luogo privilegiato d’incontro tra arte, cultura e vino, dove ogni calice diventa racconto di un territorio e di chi lo rappresenta. Nel corso delle cinque giornate, 1.300 aziende partecipanti e oltre 2.000 vini in degustazione hanno raccontato l’identità e la varietà del panorama enogastronomico internazionale.

Tra i protagonisti dell’edizione 2025, accanto ai vini, la GourmetArena ha esaltato la creatività e la maestria di oltre 130 produttori artigianali del food e della mixology, tra showcooking e degustazioni che hanno messo in luce il meglio della gastronomia italiana.

Ad aprire il Festival è stato il consueto appuntamento con TasteTerroir – bio&dynamica, un viaggio tra etica e natura che ha riunito oltre 200 realtà del vino biologico, biodinamico, naturale, PIWI, orange, in anfora e underwater, con l’aggiunta delle nuove referenze no-low alcohol, sempre più apprezzate per il loro approccio sostenibile e consapevole.

Nel cuore del Festival, il Kurhaus, è diventato il palcoscenico dell’eccellenza con 300 aziende vitivinicole italiane e 50 produttori da nove Paesi, di cui il 40% provenienti dalla Georgia, culla storica del vino.
Nella WineHunter Area, curata dai sommelier FISAR Alto Adige, oltre 250 etichette selezionate hanno offerto un itinerario enologico di alto livello, capace di raccontare la diversità e la ricchezza del panorama vitivinicolo.

A concludere il Festival, la giornata dedicata al Catwalk Champagne & more, raffinato tributo all’universo delle bollicine.
Oltre 120 etichette hanno messo in scena un viaggio tra eleganza e celebrazione, tra Champagne e Metodo Classico italiano hanno condotto i visitatori in un viaggio sensoriale nel mondo della bolla, emblema di celebrazione, stile e savoir-faire.
Un’occasione unica per comprendere le differenze e le affinità tra le grandi scuole spumantistiche e per apprezzare l’evoluzione del Metodo Classico lungo tutta la penisola.

Oltre alle degustazioni, le masterclass, i talk e le premiazioni condotte da Helmuth Köcher, fondatore e anima del Festival, hanno aggiunto valore e profondità a un programma sempre più ricco di contenuti e di visione. Momenti che non solo celebrano il merito e la passione dei produttori, ma contribuiscono a diffondere una cultura del vino fondata su qualità, ricerca e bellezza.

Merano WineFestival si conferma così uno degli appuntamenti più eleganti e significativi del settore, capace di unire la tradizione all’innovazione e di dare voce ai protagonisti del gusto, italiani e internazionali.

Un evento che non smette di evolversi, mantenendo intatta la sua anima più autentica: quella dell’eccellenza che si riconosce, si racconta e si condivide.

Con la promessa di un nuovo brindisi, l’appuntamento è già fissato per la prossima edizione, la 35°, tra il 6 e il 10 novembre 2026.