Mercati in equilibrio: la strategia “moderatamente pro-risk” di Lombard Odier tra incertezze e fondamentali solidi
Nell’Investment Strategy Monthly di novembre 2025, Lombard Odier mantiene una posizione fiduciosa ma prudente: cerchiamo di interpretare i punti salienti del ponderoso documento pubblicato in questi giorni: crescita globale sotto il potenziale, dollaro debole, oro ai massimi e preferenza per i mercati emergenti rispetto a quelli sviluppati.
Economia globale: crescita lenta ma stabile
Secondo Lombard Odier, l’economia mondiale continuerà a espandersi al di sotto del suo potenziale, sostenuta da uno scenario macroeconomico solido ma attraversato da nuove tensioni geopolitiche e incertezze politiche.
Negli Stati Uniti, la crescita dovrebbe restare “soft”, rallentata dal raffreddamento dei consumi e dalle possibili ripercussioni di uno shutdown federale prolungato. In Europa, le prospettive restano stabili, mentre in Cina gli stimoli fiscali e monetari dovrebbero contribuire a sostenere la ripresa.
Tuttavia, l’istituto svizzero sottolinea che il quadro resta fragile: le tensioni commerciali tra USA e Cina, le incognite politiche in Francia e Giappone e la tenuta dell’indipendenza della Federal Reserve rappresentano i principali rischi da monitorare.
“Il vero interrogativo per gli investitori è se i fondamentali economici siano realmente cambiati”, scrive Michael Strobaek, Global Chief Investment Officer di Lombard Odier. “Finora i mercati non solo hanno resistito, ma hanno prosperato.”
Asset allocation: più flessibilità e liquidità
Pur mantenendo una posizione moderatamente pro-risk, la banca ha ridotto l’esposizione ai corporate bond investment grade, portando la componente obbligazionaria complessiva a neutrale.
Le ragioni risiedono nella compressione degli spread rispetto ai titoli governativi, che riduce il margine di rendimento potenziale.
Parallelamente, Lombard Odier ha aumentato i livelli di liquidità per rendere i portafogli più agili e pronti a cogliere opportunità in caso di correzioni. “L’aumento della volatilità e l’accumularsi dei rischi continuano a giustificare la nostra posizione di sovrappeso sull’oro,” aggiunge il report, “ma la flessibilità resta essenziale per gestire un contesto in rapido mutamento.”
Azioni: fiducia nei mercati emergenti, Giappone e Svizzera
Sul fronte azionario, la banca conferma la propria visione positiva, mantenendo l’overweight su equity globali.
Lombard Odier continua a privilegiare i mercati emergenti, che offrono valutazioni più interessanti rispetto a quelli sviluppati, dove i multipli appaiono “stretched”. Particolare ottimismo anche per Giappone e Svizzera, e per i settori utility e healthcare, considerati resilienti in scenari di volatilità e inflazione contenuta.
L’istituto rileva inoltre che la solidità degli utili societari e gli investimenti infrastrutturali legati all’intelligenza artificiale contribuiscono a mantenere in salute la crescita degli utili globali.
Obbligazioni: cautela sui corporate bond, focus sugli emergenti
Lombard Odier si dichiara neutrale sul reddito fisso globale, dopo aver ridotto la preferenza per i corporate investment grade.
Resta invece sovrappeso sui bond dei mercati emergenti, che beneficiano di tassi più elevati e di un miglioramento dei fondamentali fiscali.
La banca elimina la preferenza per l’high yield europeo rispetto a quello statunitense, segno di una convergenza delle opportunità di rendimento ma anche di un maggior rischio selettivo in entrambe le aree.
Valute e materie prime: oro protagonista, dollaro in ritirata
Tra le commodity, l’oro resta la principale copertura strategica. Lombard Odier mantiene la posizione di sovrappeso e innalza il target a 12 mesi a 4.600 USD l’oncia, ritenendo che l’asset continuerà a trarre beneficio dall’incertezza macroeconomica e dal calo dei rendimenti reali.
Sul fronte valutario, la banca conferma una visione negativa sul dollaro USA, coerente con l’allentamento della politica monetaria della Fed e con il rallentamento dell’economia statunitense.
Più prudente, invece, l’outlook sullo yen giapponese, per il quale vengono moderate le aspettative di apprezzamento dopo i recenti guadagni.
Incertezza sì, ma fondamentali solidi
Lombard Odier riconosce che la fase di stasi dei mercati può generare timori e un aumento dell’avversione al rischio. Tuttavia, l’istituto ritiene che i fondamentali economici e societari restino robusti, tali da sostenere una posizione ancora pro-risk ma gestita con maggiore cautela.
“I mercati continuano a salire, ma a questi livelli è naturale provare un po’ di vertigine,” conclude Strobaek. “È proprio in questi momenti che la selettività e la disciplina restano le armi migliori per navigare l’incertezza.”

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