Private Banking, redditività e nuovi equilibri: AIPB al centro del confronto sul futuro del settore

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In una fase di profondo riassetto dei mercati finanziari e delle priorità degli investitori, il Private Banking italiano è chiamato a interrogarsi su sostenibilità del modello di business, redditività e capacità di adattamento. È in questo contesto che si inserisce l’iniziativa promossa da AIPB – Associazione Italiana Private Banking, che ha riunito gli Associati in un momento di confronto dedicato alle prospettive e alla redditività del settore.

L’incontro ha rappresentato non solo un’occasione di aggiornamento, ma anche un segnale chiaro del ruolo che AIPB continua a svolgere come punto di riferimento culturale e analitico per l’industria del private banking. Come ha sottolineato Il Sole 24 Ore in più occasioni, il comparto si trova oggi stretto tra margini sotto pressione, crescente complessità regolatoria e una clientela sempre più sofisticata, che chiede consulenza evoluta e visione di lungo periodo.

Ad aprire i lavori è stata Federica Bertoncelli, che ha ribadito l’impegno costante dell’Associazione nel mettere a disposizione dei Soci strumenti di lettura e interpretazione delle dinamiche in atto. Un impegno che non solo la notra testata, ma tutta la stampa specializzata, da Milano Finanza a Wealth Management, riconosce come centrale in una fase in cui il valore del private banking si gioca sempre meno sui prodotti e sempre più sulla qualità del servizio, sulla pianificazione patrimoniale e sulla gestione integrata dei rischi.

L’analisi Prometeia–AIPB: crescita selettiva e margini da difendere

Il cuore dell’incontro è stato l’approfondimento curato da Prometeia in collaborazione con il Centro Studi AIPB, con l’analisi sviluppata da Lea Zicchino e Vincenza Di Lorenzo. Lo studio ha offerto una lettura articolata del contesto macroeconomico e delle dinamiche di mercato, mettendo in evidenza come le prospettive di crescita del private banking restino positive, ma sempre più selettive.

Secondo l’analisi, la redditività del settore dipenderà dalla capacità degli operatori di diversificare le fonti di ricavo, rafforzare il modello consulenziale e accompagnare la clientela nelle grandi transizioni in atto (demografica, digitale, sostenibile).

Un messaggio in linea con quanto osservato dalla stampa economica italiana, che negli ultimi mesi ha sottolineato come il private banking stia diventando uno dei pilastri della stabilità del sistema finanziario, ma solo a patto di un’evoluzione strutturale del modello operativo.

Il ruolo di AIPB tra rappresentanza e visione strategica

In questo scenario, AIPB emerge non solo come soggetto di rappresentanza, ma come facilitatore di conoscenza e dialogo. Come ha osservato anche Milano Finanza, il private banking italiano sta attraversando una fase di trasformazione profonda, in cui la tenuta della redditività dipenderà sempre meno dal collocamento di prodotti e sempre più dalla capacità di offrire consulenza patrimoniale evoluta, pianificazione di lungo periodo e gestione integrata dei rischi in un contesto di crescente volatilità. Il focus è su redditività, valore per il cliente e responsabilità del settore nella gestione del risparmio privato.

Il confronto promosso dall’Associazione va letto anche in questa chiave: aiutare gli operatori a interpretare un contesto in cui volatilità, geopolitica e cambiamenti normativi rendono indispensabile una lettura sistemica, non episodica, dei fenomeni economici.

Un settore che guarda avanti

La riuscita dell’iniziativa è stata resa possibile anche grazie all’ospitalità di Invesco EMEA, con il contributo di Frank Di Crocco e Francesco Cardellini, a conferma del dialogo sempre più stretto tra asset manager e private banking su temi di lungo periodo.

In definitiva, l’incontro promosso da AIPB conferma quanto il private banking sia oggi a un bivio: da un lato la pressione sui margini e la complessità dei mercati, dall’altro l’opportunità di rafforzare il proprio ruolo come architrave della gestione del risparmio e della pianificazione patrimoniale. Come osserva Il Sole 24 Ore, chi saprà investire in competenze, analisi e visione strategica sarà anche chi riuscirà a difendere e far crescere la redditività nel nuovo ciclo economico che si sta aprendo.