Finanze e divario di genere: priorità comuni per uomini e donne, ma l’investment gap persiste | I dati YouGov per N26
Secondo i dati di YouGov per N26, le priorità nella gestione finanziaria tra uomini e donne sono sempre più simili, ma l’investment gap rimane: solo l’11% delle donne italiane intende aumentare il budget destinato agli investimenti nel 2025 (vs 21% degli uomini)
Stress finanziario e senso di inadeguatezza tra le cause: quasi 1 donna su 2 in Italia avverte ansia pensando alla propria situazione economica, solo il 36% crede di avere le competenze adatte per gestirla
L’educazione finanziaria è la chiave per colmare questo gap: quasi il 60% delle donne italiane si dichiara motivato a migliorare le proprie competenze nella gestione del denaro
Nel 2025, in Italia, solo 1 donna su 10 (11%) ha intenzione di destinare mensilmente più risorse agli investimenti, un dato che evidenzia una netta differenza di priorità rispetto agli uomini (21%) e che riflette un diverso approccio al rischio nella gestione attiva del denaro, in particolare per quanto riguarda gli investimenti. È quanto emerge dall’ultima indagine condotta da YouGov per la banca digitale N26, che ha coinvolto 6.330 partecipanti in Italia, Germania, Austria, Francia e Spagna.
L’analisi evidenzia come in Italia gli obiettivi finanziari per l’anno in corso siano piuttosto simili tra uomini e donne, che nel 2025 vogliono dare priorità ad una gestione migliore delle loro spese e della loro pianificazione, a risparmiare di più o più regolarmente. Il divario di genere persiste, invece, quando si analizza la propensione all’investimento: solo il 15% delle donne italiane considera gli investimenti una priorità, un dato che è in linea con la media delle donne degli altri Paesi e notevolmente inferiore rispetto al 21% registrato dagli uomini italiani, che tendono a considerare gli investimenti non solo come uno strumento per proteggere il proprio capitale, ma anche come una possibilità di crescita, probabilmente per un diverso approccio alla gestione del rischio.
Indagando le ragioni alla base di questo atteggiamento nei confronti degli investimenti, le donne italiane risultano abbastanza insicure nella gestione delle loro finanze. Solo il 43% dichiara infatti di sentirsi sicura nel poter gestire bene il proprio denaro, un dato significativamente inferiore rispetto alla media complessiva (62%) e il più basso tra i Paesi intervistati, motivo che le porta a favorire opzioni meno incerte rispetto a investimenti proattivi, che potrebbero comportare qualche forma di rischio.
La percezione di non possedere le competenze adeguate a prendere decisioni finanziarie consapevoli contribuisce a un approccio più cautelativo: solo il 36% delle donne italiane ritiene di avere le conoscenze necessarie per gestire le proprie finanze, un dato basso se confrontato con quello di Paesi come Austria (63%) e Germania (60%).
In questa cornice, è comprensibile come le donne italiane riportino anche i livelli più alti di stress e ansia quando si parla delle proprie finanze (quasi la metà delle intervistate, rispetto al 42% della media complessiva). Tuttavia, il 60% delle donne italiane ha dichiarato un forte interesse nell’acquisire maggiore educazione finanziaria e nel migliorare le proprie competenze per gestire meglio il proprio denaro. Questa percentuale è superiore alla media complessiva (50%), a dimostrazione di una crescente consapevolezza e propensione nell’imparare a gestire le proprie finanze.
Carina Kozole, Chief Risk Officer di N26, commenta i risultati della ricerca – “I nostri dati mostrano come molte donne si sentano meno sicure rispetto agli uomini riguardo alle loro competenze finanziarie e come questa insicurezza influenzi direttamente le nostre scelte, spingendoci a preferire opzioni più sicure piuttosto che investimenti proattivi che potrebbero comportare dei rischi. L’educazione finanziaria è la via da percorrere per colmare davvero il divario di genere negli investimenti: oggi le donne sono più motivate a imparare e a prendere il controllo delle proprie finanze per sentirsi più sicure e indipendenti. Per questo dobbiamo continuare a incoraggiare le donne a guardare agli investimenti come ad uno strumento accessibile adatto a sostenere il loro benessere e garantire il loro futuro finanziario: mettendo a disposizione le giuste risorse e creando spazi di dialogo, possiamo ispirare le donne a investire con fiducia e costruire una sicurezza finanziaria duratura. Essere consapevoli della nostra situazione finanziaria ci permette di migliorarla e di creare nuove opportunità, utilizzando gli investimenti come uno strumento chiave in questo processo.”

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