Dal distributore al paziente ospedaliero: i farmaci a portata di mano in corso una campagna di equity crowdfunding su mamacrowd
È online sul portale Mamacrowd la campagna di equity crowdfunding di Bepi Dispenser, il primo distributore automatico di farmaci al letto del paziente ospedaliero. Il dispositivo ha una capacità di 60 pillole, sufficiente a gestire la terapia per tutta la durata della degenza per la maggior parte dei pazienti e consente l’aggiunta o modifica dei farmaci in tempo reale; soltanto il personale autorizzato può caricare le pillole, grazie a un sistema di accesso protetto e tracciato. All’orario prestabilito, Bepi eroga automaticamente la dose prescritta, avvisando il paziente con segnali luminosi e sonori. Il dispenser viene configurato importando le prescrizioni mediche dalla cartella clinica elettronica del paziente o tramite un tablet dedicato. L’integrazione con le cartelle cliniche elettroniche utilizzate nelle strutture sanitarie permette la gestione centralizzata e automatizzata delle terapie.
Bepi Dispenser – ideato e sviluppato interamente in Italia da un team con esperienza ultraventennale in ambito sanitario, tecnologico e manageriale – nasce dall’esigenza di affrontare le carenze del sistema infermieristico dei paesi più avanzati, individuando una soluzione automatizzata per migliorare l’efficienza nella somministrazione dei farmaci.Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica “The Lancet” ha evidenziato come superando il rapporto di 5 pazienti per ogni infermiere la mortalità e la durata della degenza aumentino progressivamente; in Europa e in Italia, dove la situazione è critica da questo punto di vista, si arriva a superare frequentemente i 12 pazienti per infermiere, con aumenti della mortalità e delle complicanze anche del 50% e della durata della degenza ospedaliera del 20%.
A causa del sovraccarico del personale infermieristico, recenti studi mostrano che circa un paziente su quattro subisce un evento avverso durante la sua degenza ospedaliera e quasi la metà di questi è dovuto a errori nella distribuzione dei farmaci.
Il modello di business di Bepi, per cui sono stati depositati due brevetti, in fase di rilascio, si basa sull’associazione tra dispenser e paziente tramite braccialetto, mentre il macchinario viene fornito in comodato d’uso, con una fatturazione calcolata sull’effettivo utilizzo (cioè sul singolo paziente). L’arrivo sul mercato è imminente: entro l’inizio dell’estate, con la distribuzione della pre-serie (primi prototipi sul mercato) presso alcuni ospedali. L’azienda ha già siglato lettere di impegni con sette strutture sanitarie del Nord Italia, è in fase di definizione di accordi di distribuzione con primarie realtà del mondo ospedaliero e attende la realizzazione degli utili e il raggiungimento dell’autonomia finanziaria nella prima metà del 2026.
“Oltre al mercato comunitario, puntiamo anche ai mercati statunitensi e arabi, dove abbiamo già sviluppato dei contatti e ricevuto delle richieste” afferma Roberto Schibuola, amministratore delegato e cofondatore di Bepi, insieme a Nicola Abbattista, Marco Scardino e Francesco Tasso, gli ultimi due rispettivamente, responsabile di anestesia e anestetista presso strutture ospedaliere di riferimento in Italia. “Dopo anni di ricerca, scientifica e di mercato, abbiamo realizzato il primo distributore di farmaci tarato sulle esigenze e prescrizioni ospedaliere e ci aspettiamo che il suo successo sarà proporzionale all’innovazione ed ai benefici che porterà nel comparto sanitario. Ci siamo affidati all’equity crowdfunding, tramite un partner esperto di comunicazione e strategie come Over Ventures, perché abbiamo ritenuto fosse la via più efficace per promuovere e far conoscere su larga scala il nostro prodotto”.
Un equity crowdfunding che si pone l’obbiettivo di raccogliere 800.000 euro, finalizzato a completare le attività di industrializzazione, eseguire i necessari test in campo operativo (ospedale), lanciare la produzione di serie con l’acquisto degli stampi per le componenti a disegno, incrementare l’organico e promuovere il lancio sul mercato italiano e internazionale.
Negli ultimi due anni, l’azienda ha ottenuto altri 800.000 euro da una raccolta equity (non crowdfunding) e dalla partecipazione al programma di accelerazione “Silver Accelerator”, finanziato al 75% da CDP Venture ed ha ottenuto risorse tramite un bando FESR della Regione Liguria ed il bando Smart&Start di Invitalia.
La campagna di equity crowdfunding di Bepi Dispenser su Mamacrowd, che durerà fino a metà maggio, è supportata da Over Ventures, il crowdfunding studio europeo, a sostegno di aziende innovative.

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