Ebury – Dollaro in rialzo: le difficoltà dell’accordo con l’Ucraina spingono il mercato verso i beni rifugio
Nel quadro delle tensioni geopolitiche, si osserva un rafforzamento del ruolo del Regno Unito come asset rifugio. L’evoluzione positiva dei colloqui tra Starmer e Trump, con la prospettiva di un accordo commerciale, incide favorevolmente. La struttura degli scambi con gli Stati Uniti, caratterizzata da un deficit per il Regno Unito, limita l’impatto potenziale dei dazi. La politica monetaria della Banca d’Inghilterra, improntata a maggiore rigore, sostiene la sterlina, che ha registrato una performance migliore rispetto alle principali valute.
Si osserva una convergenza delle performance economiche tra l’Eurozona e gli Stati Uniti, a seguito della pubblicazione di dati europei migliori delle attese e di quelli americani peggiori. Ciononostante, le dinamiche di mercato sono state primariamente influenzate dalle tensioni inerenti al sistema di sicurezza euro-americano, con conseguente deprezzamento della valuta comune. In prossimità della riunione della BCE, si prevede una riduzione dei tassi al 2,5%, mentre rimangono forti dubbi circa l’entità di ulteriori interventi futuri, in considerazione della persistenza dell’inflazione.
L’analisi degli indicatori economici ad alta frequenza rivela l’emergere di possibili debolezze nell’economia statunitense. L’incremento delle richieste di disoccupazione, unitamente alla contrazione della spesa dei consumatori e all’aumento del deficit commerciale, suggerisce la possibilità di un rallentamento. Il dato sui salari di questa settimana sarà fondamentale per valutare la validità di tali segnali. Data l’aspettativa di un risultato positivo, un dato inferiore alle attese potrebbe comportare una vulnerabilità del dollaro.

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