La composizione del portafoglio delle famiglie italiane nel periodo 2010-2023
Risparmio. La composizione del portafoglio delle famiglie italiane nel periodo 2010-2023
Di Roberto Carli
La Banca d’Italia ha pubblicato un interessante approfondimento in cui ha analizzato la riallocazione dei portafogli finanziari delle famiglie italiane tra il 2010 e il 2023, con approfondimenti monografici su assicurazioni e Piani Individuali di Risparmio (PIR).
Tra il 2010 e il 2020, con tassi di interesse di policy molto bassi, le famiglie italiane hanno significativamente diminuito la quota di obbligazioni pubbliche e private, aumentando nel contempo quella del risparmio gestito.
Questo cambiamento è stato guidato dalla ricerca di rendimenti più elevati da parte delle famiglie e dalla necessità degli intermediari bancari di aumentare gli introiti da commissioni. Tra il 2020 e il 2023, con l’aumento dei tassi di interesse, ci sono stati consistenti acquisti netti di titoli di debito, soprattutto pubblici italiani, mentre i flussi di risparmio gestito e depositi sono stati negativi.
I dati dell’Indagine sui bilanci delle famiglie italiane mostrano che la ricomposizione è stata più intensa tra le famiglie con redditi più elevati e residenti in grandi centri abitati, con un aumento degli investimenti a distanza.
Gli approfondimenti monografici indicano che l’incremento del risparmio gestito è stato sostenuto anche dagli investimenti in polizze vita, soprattutto tra le famiglie di età compresa tra 35 e 54 anni e tra quelle più anziane e ricche. I Piani individuali di risparmio (PIR), invece, sono rimasti poco attraenti, verosimilmente per effetto delle loro caratteristiche intrinseche e delle incertezze legislative che hanno accompagnato questi prodotti a partire dal 2019

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