Generali Asset Management: Commento bond governativi USA ed Europa

Mauro Valle, Head of Fixed Income di Generali Asset Management -

Elementi chiave:

Il Congresso degli Stati Uniti ha finalmente approvato un pacchetto di stimoli fiscali netti del valore di 3,4 trilioni di dollari. Gli ultimi dati dell’ISM indicano uno scenario economico relativamente stabile; nonostante l’aumento delle nuove assunzioni non agricole (NFP), si prevede che il mercato del lavoro possa indebolirsi leggermente nella seconda metà dell’anno. La prospettiva sui tassi di interesse negli Stati Uniti rimane neutrale.

I dati sull’inflazione nell’Eurozona si sono attestati leggermente sopra le aspettative, con un tasso al 2,0%, mentre l’inflazione core si colloca al 2,3%. La tendenza dell’inflazione è in linea con le aspettative della BCE. Si mantiene una visione positiva sui rendimenti dei bund, che si attestano sopra il 2,5%, anche se con uno spazio limitato per eventuali movimenti ribassisti dei tassi.

Negli Stati Uniti, i tassi a breve termine sono aumentati dal 4,20% al 4,35%, con tassi reali intorno al 2,0% e i tassi BE circa 5 punti base più alti. Il Congresso ha approvato un pacchetto di stimoli fiscali da 3,4 trilioni di dollari, aumentando il deficit previsto oltre il 6% nei prossimi anni. I dati ISM indicano un settore manifatturiero stabile ma leggermente sotto il livello 50, mentre il settore dei servizi mostra miglioramenti con un indice a 50,8. I prezzi pagati sono elevati, gli ordini nuovi sono più deboli nel manifatturiero e migliori nei servizi. Il mercato del lavoro segnala un aumento di 147.000 occupati, con un tasso di disoccupazione al 4,1%, ma si teme un indebolimento nella seconda metà dell’anno. La scadenza dei dazi del 9 luglio è un punto di attenzione, con possibili nuovi accordi o aumenti dei dazi. La Fed, rappresentata da Powell al forum di Sintra, aspetta più chiarezza sui dazi prima di tagliare i tassi, con una probabilità del 70% di un taglio a settembre; la nostra view sui tassi USA è neutrale.

In Europa, i rendimenti dei bund sono saliti di 10 punti base al 2,65%, dopo l’approvazione del bilancio tedesco 2025 con spese anticipate. Tassi BE stabili a 1,75%, con inflazione a 5 anni e 5 anni a 2,15%. L’inflazione nell’Eurozona è al 2,0%, con l’inflazione core stabile al 2,3%. La BCE manterrà i tassi invariati a luglio, decidendo a settembre in base ai dati e alla politica della Fed. L’economia europea appare positiva, sostenuta dall’espansione fiscale tedesca, ma c’è il rischio di un overshooting dell’inflazione. Manteniamo una leggera esposizione ai rendimenti dei bund sopra il 2,5%, con posizioni specifiche per paese e scadenza, principalmente tra 5 e 10 anni, con un leggero sovrappeso su Spagna e Grecia. La strategia di portafoglio si concentra su scadenze intermedie, riducendo l’esposizione ai tassi intorno al 2,4%.