Bologna 2 agosto: il tempo lontano, la memoria vicina
— di Alessia Potecchi —
2 agosto, un tempo lontano, una memoria vicina. Lo scoppio alla stazione. Bologna, l’orologio inchiodato sulle 10.25, la strage fascista, 85 morti e oltre 200 feriti, la voragine lasciata dalla bomba e ancora oggi presente nella sala di attesa, una città in ginocchio.Oggi la memoria, linfa essenziale della nostra esistenza, la memoria che rivive, la memoria luce di verità e maestra di vita e la storia che non si cambia, il nostro impegno incessante perché la verità accertata rimanga tale perché non ci sono altre piste ed è stata confermata in numerosi gradi di giudizio con sentenze definitive che hanno accertato la matrice fascista. Il ricordo oggi più che mai è il senso del nostro impegno, l’importanza dei valori che vogliamo testimoniare. Il ricordo anche in questa ricorrenza preme, affiora, si materializza in tutta la sua grandezza, pesa, pesa come un macigno, si impone su di noi e ci rammenta e ci fa pensare e ci fa tornare come è giusto che sia. Il ricordo non cambia è lì anche oggi, è la memoria che non ha confini, la memoria che grida, che ci fa fermare, immobili ancora una volta davanti alla violenza contro vittime innocenti, che ci rende umili e che ci cattura perché guardando avanti non possiamo fare a meno di lei, lei si cristallizza e vuole essere parte del nostro presente, del nostro futuro, oggi, domani, sempre.

E così anche in questo 2 agosto il pensiero va alle vittime strappate alla vita, alle loro famiglie e anche al contesto che viviamo oggi, alle guerre in corso in primis a Gaza, alla sua popolazione, ai bambini che vivono e muoiono ogni giorno sotto le bombe, alla responsabilità di noi tutti che dobbiamo cooperare insieme per dire basta, basta davvero e spezzare il muro del silenzio e dell’indifferenza che è il male dei nostri difficili tempi. Sull’odio, sulla violenza, sulla morte e sulla sopraffazione non si può costruire nulla se non macerie, c’è solo buio e dolore. Occorre riconoscere fin da subito lo Stato della Palestina e lavorare in maniera sinergica a livello europeo e internazionale su questa strada come già molti stati stanno facendo. È il momento di agire, è inaccettabile che non ci siano aiuti per chi sta morendo di fame senza cure sanitarie adeguate e ogni giorno teme per la propria vita e quelle dei propri cari, è una responsabilità morale che riguarda tutti noi nessuno escluso, la pace e la sua piena realizzazione con il reciproco riconoscimento coinvolge ciascuno di noi a tutti i livelli.
E allora in questo 2 agosto il pensiero e la memoria a chi tanti anni fa perse la vita alla stazione di Bologna in una giornata che doveva essere una giornata di inizio vacanze e di spensieratezza ci porti a riflettere seriamente sul nostro presente, ad agire, ci porti a diventare cooperatori di pace e di dialogo. La memoria, ancora una volta maestra e luce dei nostri giorni.

LMF green
Mente e denaro
MaltaLink
LMF Crypto Agorà
Sala Stampa