Weekly Newsletter di Cassa Lombarda: l’analisi settimanale dei mercati finanziari (a cura dell’Advisory)
Macro review
Giovedì 7 le decisioni commerciali di Trump sono entrate in vigore, con le economie regionali che affrontano dazi tra il 10% e il 50% sulle loro esportazioni verso gli Stati Uniti. Dopo il deludente dato sull’occupazione, la scorsa settimana è stato pubblicato anche un dato debole dell’attività del settore dei servizi statunitense, nonché un aumento delle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione. I trader stanno scontando una probabilità superiore all’85% di un taglio della Fed a settembre. Sempre nella stessa giornata di giovedì la Bank of England ha tagliato nuovamente i tassi di interesse di un quarto di punto percentuale, al 4%, ma con un voto non unanime (4 dei 9 membri del board hanno cercato di mantenere invariato il costo del denaro, preoccupati per l’elevata inflazione). Venerdì è stata la volta della banca centrale del Messico che ha ridotto il tasso di riferimento di 25 punti base al 7,75%, rallentando il ritmo dell’allentamento monetario dopo quattro tagli consecutivi di 50 punti base.
Azioni
La Borsa di Milano ha chiuso una settimana con cinque sedute di fila positive (+4,21%), per effetto delle buone trimestrali. Le azioni europee hanno segnato un rialzo e si avviano a registrare il loro maggiore guadagno in 12 mesi, mentre gli investitori valutano la nomina del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump per il posto vacante nel Consiglio di amministrazione della Fed.
Il Nikkei ha archiviato la settimana in deciso rialzo (+2,50%) a quota 41.820,48, raggiungendo un livello vicino al massimo che è stato registrato nel luglio dello scorso anno (42.224 punti l’11/07/2024) con gli acquisti che sono stati agevolati dalle solide trimestrali presentate dalle aziende nipponiche e dalla crescente convinzione di un taglio dei tassi a settembre da parte della Fed.
Obbligazioni
Si è chiusa una settimana mista per il mercato obbligazionario, mentre tutta l’attenzione era concentrata sui dazi. Leggermente positivi i titoli corporate di più alta qualità mentre negativi i titoli high yield. Si riparte da Treasury decennale a 4,28% di rendimento, Bund decennale a 2,69%, BTP decennale a 3,48%, con lo spread a 79 punti base.
Valute e materie prime
Yen in calo e dollaro in indebolimento dopo che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha scelto Stephen Miran, capo del Consiglio dei Consulenti Economici della Casa Bianca, in sostituzione di Adriana Kugler nel Consiglio della Fed. Miran è stato un duro critico della banca centrale, facendo eco alle richieste da parte del Presidente USA di attuare una politica monetaria più accomodante. Questo ha sostenuto l’andamento dell’oro che ha chiuso la settimana in territorio positivo (+1,02%): tassi più bassi generalmente avvantaggiano il metallo giallo, che non paga interessi. La scorsa settimana, i futures sulla materia prima sono saliti dopo che l’Ufficio Doganale e di Protezione delle Frontiere degli Stati Uniti ha stabilito che le barre d’oro standard da 1 chilogrammo e 100 once sarebbero soggette ad un dazio d’importazione. Il petrolio ha chiuso la settimana appena trascorsa registrando le perdite più consistenti dalla fine di giugno (-5,12%), con gli investitori preoccupati per l’impatto sull’economia globale dei dazi entrati in vigore.
Outlook
Negli Usa, il focus dei dati macro sarà su inflazione, vendite al dettaglio e consumer sentiment. La Banca Centrale australiana è prevista tagliare i tassi di 25 bps al 3,60% nella riunione del 12/8. L’attenzione degli investitori si concentrerà inoltre sui negoziati di Trump con Putin per risolvere la guerra in Ucraina. Diversi analisti ritengono che questi incontri non saranno risolutivi ma potrebbero quantomeno permettere di rinviare l’applicazione di nuove sanzioni con la prosecuzione dei negoziati tra le parti. Tokyo ferma nella giornata di lunedì per il Mountain Day e diversi mercati, quello italiano compreso, lo saranno il 15 agosto.

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