Bitcoin: drive e attese per “il critico” settembre
“Storicamente, settembre si è sempre dimostrato uno dei mesi peggiori per la performance di Bitcoin, in linea con la stagionalità debole osservata anche nei mercati azionari statunitensi (come evidenziato nel nostro grafico).
Di conseguenza, le aspettative degli investitori su Bitcoin e altri cripto asset per questo mese dovrebbero essere contenute, anche se all’orizzonte si prospettano importanti catalizzatori macro che potrebbero indurre un’elevata volatilità di mercato nelle prossime settimane. Tra essi figurano sicuramente il voto di fiducia che il Primo Ministro francese François Bayrou ha programmato per il prossimo 8 settembre, un voto cruciale e incentrato sul suo piano di bilancio orientato all’austerità. Nel caso di una sconfitta – come ampiamente previsto – il governo potrebbe cadere, innescando ulteriore caos politico e forse persino elezioni anticipate in Francia. Il ministro delle finanze francese ha persino avvertito che la Francia potrebbe avere bisogno di un salvataggio da parte del Fondo Monetario Internazionale, poiché i costi di finanziamento sono aumentati a seguito delle turbolenze politiche.
Tutto ciò potrebbe comportare un incremento dei rischi legati ai titoli di Stato a livello globale. In questo contesto, è importante sottolineare che Bitcoin potrebbe di fatto fungere da “assicurazione di portafoglio” contro il crescente rischio di default sovrani.
Un altro catalizzatore positivo per Bitcoin potrebbe essere il molto atteso meeting del FOMC (Federal Open Market Committee), previsto per il 16 e 17 settembre. Al momento della stesura, i Fed Funds Futures prezzano con l’87% di probabilità un taglio dei tassi di 25 punti base. Ci aspettiamo che i tagli dei tassi rappresentino un fattore positivo netto per i cripto asset, grazie al maggiore irripidimento della curva dei rendimenti e all’accelerazione della crescita dell’offerta di moneta statunitense.
Oltre a questi sviluppi macro, stiamo osservando un flusso costante di rotazione degli investitori da BTC verso ETH. Per esempio, la scorsa settimana si sono registrati afflussi netti per +1.332 milioni di dollari negli ETP globali su Ethereum, mentre gli ETP globali su Bitcoin hanno attratto solo +682 milioni. Negli ultimi 30 giorni di trading, circa il 95% dei flussi globali in ETP si è concentrato esclusivamente su Ethereum.
Una delle ragioni di questa rotazione sembra essere l’aumento generale della propensione al rischio a livello globale, che tende a favorire tutti i cripto asset, in particolare le altcoin.
Inoltre, gli acquisti di ETH da parte di Società con tesoreria in Ethereum, come la BitMine di Tom Lee, si sono recentemente accelerati, aumentando del +187% solo negli ultimi 30 giorni (fonte strategicethreserve.xyz).
Un altro motivo chiave di questa rotazione strutturale verso ETH potrebbe essere legato alla crescente incertezza riguardo alle regole di protocollo di Bitcoin. Più nello specifico, sta aumentando il dissenso all’interno della comunità Bitcoin in merito al software dominante per i nodi. Il dibattito sul futuro della criptovaluta si sta infatti concentrando attorno a due visioni contrapposte (Core vs Knots): da un lato, Core sostiene l’apertura totale della rete, accettando anche un aumento dei dati on-chain, nella convinzione che l’innovazione permissionless rappresenti la vera forza di Bitcoin. Dall’altro, Knots privilegia l’idea di Bitcoin come infrastruttura finanziaria, proponendo strumenti per contenere lo spam e mantenere un consenso più leggero ed efficiente, senza però modificare le regole fondamentali del protocollo. In questo confronto emerge un chiaro trade-off dove più apertura comporta maggiori costi hardware e quindi un rischio di riduzione della decentralizzazione, mentre meccanismi di filtraggio e contenimento possono invece abbassare tali costi e, paradossalmente, rafforzare la decentralizzazione stessa.
In ogni caso, è importante sottolineare che, mentre l’incertezza sulla roadmap di Ethereum è diminuita dopo l’ultimo upgrade Pectra di maggio, l’incertezza sulla strada prossima di Bitcoin è aumentata con lo scontro tra Core e Knots. Questo può spiegare in parte la recente rotazione da BTC verso ETH.”

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