Generali Asset Management: Giappone, commento sulle dimissioni di Ishiba e mercati

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Nel fine settimana, il Primo Ministro giapponese Ishiba ha annunciato le proprie dimissioni, a seguito di una serie di sconfitte elettorali del Partito Liberal Democratico (PLD), di cui era leader. In particolare, dopo la pesante sconfitta alle elezioni parlamentari di luglio, che ha portato alla perdita della maggioranza sia alla Camera alta che alla Camera bassa, la sua posizione si era fortemente indebolita.Il suo governo si trovava a operare in una situazione di minoranza parlamentare, rendendo molto difficile l’attuazione di riforme significative. Per questo motivo, la notizia delle dimissioni non è stata del tutto inattesa.

Ora si apre una fase di transizione, in cui il partito, attualmente molto frammentato, dovrà convergere su una nuova leadership. I mercati hanno reagito senza grandi scossoni: la Borsa ha chiuso in rialzo, i tassi sono rimasti generalmente stabili e lo yen si è indebolito sia rispetto all’euro che al dollaro.

Gli operatori si concentrano ora sull’individuazione del nuovo leader e sulle politiche che verranno adottate. In particolare, sarà importante capire se la nuova leadership sarà allineata con le tempistiche di rialzo dei tassi d’interesse previste dalla Bank of Japan (BOJ).

Il nostro giudizio è che la situazione parlamentare, estremamente frammentata, renda molto difficile la formazione di un governo forte. Dopo anni di deflazione, il Giappone sembra essere uscito da questa impasse, e la BOJ sarà costretta, seppur gradualmente, ad aumentare i tassi d’interesse, attualmente molto bassi (0,50%), a fronte di un’inflazione vicina al 3%.

L’insoddisfazione popolare per l’aumento del costo della vita rende la politica monetaria in forte ritardo nella sua fase di normalizzazione. D’altra parte, l’elevato debito pubblico impone di procedere con cautela.

Il mercato obbligazionario ha già anticipato questa evoluzione, con un marcato rialzo dei tassi d’interesse a lunga scadenza. Per questo motivo, l’evoluzione politica dovrebbe avere un impatto limitato nel breve termine.