Investimenti sostenibili: limiti e opportunità. Innovazioni green e fonti rinnovabili stanno conquistando spazio nei portafogli

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Negli ultimi anni gli investitori hanno mostrato un interesse crescente verso portafogli costruiti secondo criteri sostenibili. Non si tratta solo di una scelta etica: a spingerli sono la pressione delle normative, la consapevolezza dei rischi climatici e la convinzione che le aziende attente all’ambiente siano più resilienti nel lungo periodo.

Le imprese che investono in innovazioni green e fonti rinnovabili stanno conquistando spazio nei portafogli, mentre quelle ad alta intensità di carbonio subiscono pressioni per migliorare. Questo spostamento riflette un cambiamento strutturale nel modo in cui il capitale viene allocato, segnando il passaggio da un approccio puramente finanziario a uno che considera gli impatti ambientali.

Progressi e limiti nella riduzione delle emissioni

Le analisi mostrano che l’intensità di carbonio dei portafogli è diminuita, grazie a una maggiore attenzione degli investitori verso settori sostenibili. Tuttavia, le emissioni globali complessive restano elevate e in crescita. Questo significa che i progressi ottenuti a livello di singoli portafogli non bastano a incidere sul quadro mondiale: serve un impegno collettivo, in grado di spingere interi settori industriali verso pratiche più pulite.

Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA, 2024), le emissioni legate all’energia hanno raggiunto un nuovo massimo storico, così come gli investimenti record nelle rinnovabili. Allo stesso tempo, il Network for Greening the Financial System (NGFS, 2024) sottolinea come gli investitori istituzionali stiano accelerando l’integrazione dei criteri ESG, ma che i progressi restano troppo lenti rispetto agli obiettivi dell’Accordo di Parigi.

Strategie per il futuro

Per rendere gli investimenti realmente efficaci nella lotta al cambiamento climatico, gli esperti indicano alcune priorità:

  • standard rigorosi di rendicontazione delle emissioni, come quelli previsti dall’EU Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD);

  • engagement attivo degli investitori verso le aziende, per orientarle a ridurre l’impatto ambientale;

  • diversificazione dei portafogli a favore di settori come energie rinnovabili, mobilità elettrica e tecnologie pulite;

  • cooperazione pubblico-privata, con incentivi e politiche governative che sostengano la transizione.

Il ruolo dei mercati finanziari

Un esempio viene dalla London Stock Exchange, che con il marchio Green Economy Mark segnala agli investitori le aziende più sostenibili. Allo stesso modo, Borsa Italiana (Euronext) ha rafforzato le proprie linee guida ESG, promuovendo green bond e strumenti finanziari legati alla transizione ecologica.