Market outlook e asset allocation di settembre

Karin Kunrath, Chief Investment Officer, Raiffeisen Capital Management -

La Federal Reserve ha effettuato un primo taglio dei tassi da 25 punti base, confermando le attese del mercato. Il contesto macroeconomico resta solido, ma l’inflazione si mantiene sopra l’obiettivo e l’incertezza politica continua a pesare sulla percezione di indipendenza della banca centrale. In questo scenario, le prospettive di asset allocation richiedono cautela: molto è già stato scontato dai mercati e la volatilità potrebbe intensificarsi nei prossimi mesi.

Outlook sulle diverse asset class

Obbligazioni: interessanti i titoli di stato francesi e tedeschi

Prevediamo un calo dei rendimenti dei titoli di Stato tedeschi e statunitensi a medio termine (cinque anni), sui quali manteniamo una view positiva. Al contrario, i titoli di Stato italiani restano nella nostra lista delle vendite, mentre continuiamo a privilegiare i titoli governativi francesi e tedeschi.
Nell’ambito delle obbligazioni societarie, restiamo cauti sulle emissioni high yield statunitensi, poiché prevediamo un aumento dei premi di rischio nel medio termine, mentre manteniamo una posizione neutrale sui corporate bond in euro. Con la fine dei mesi estivi, inoltre, il mercato primario offrirà nuovi impulsi e punti di riferimento per il secondario.
Sul fronte dei mercati emergenti, restiamo prudenti verso le obbligazioni in valuta forte, poiché non condividiamo l’eccessivo ottimismo del mercato: i dazi imposti dagli Stati Uniti potrebbero avere un effetto negativo nel medio termine che mette in discussione uno scenario troppo roseo che non corrisponde alla realtà (dinamica economica, rischi geopolitici, ecc.). Continuiamo quindi a concentrarci su altre fonti di rendimento.

Azionario: gli utili sostengono i mercati azionari sviluppati

Negli ultimi mesi i mercati azionari globali hanno mostrato solidità, sostenuti sia da dati economici migliori del previsto sia da utili societari robusti. Nel breve termine il clima appare già piuttosto ottimistico, motivo per cui manteniamo un posizionamento neutrale sulle azioni. Dopo l’andamento altalenante delle azioni statunitensi negli ultimi mesi, si è verificata una ripresa globale, in particolare nei mercati sviluppati. Ciononostante, le azioni dei mercati emergenti hanno mantenuto il vantaggio in termini di performance accumulato dall’inizio dell’anno.
Rimane ancora da vedere quale sarà l’impatto economico delle misure adottate dal governo statunitense. La valutazione fondamentale per la regione dei mercati emergenti rimane piuttosto favorevole. Dall’inizio dell’anno, i titoli delle telecomunicazioni e delle materie prime ne hanno beneficiato in modo particolare.

Materie prime: sostegno strutturale all’oro dagli acquisti delle banche centrali

I mercati internazionali delle materie prime hanno recentemente mostrato un andamento disomogeneo. I metalli preziosi hanno toccato nuovi massimi storici, sostenuti strutturalmente dagli acquisti delle banche centrali e, più di recente, anche dal rinnovato interesse della clientela retail.
Anche gli acquirenti al dettaglio hanno recentemente ritrovato un crescente interesse per l’oro. I metalli industriali hanno registrato una leggera ripresa, mentre le materie prime energetiche hanno evidenziato una leggera tendenza al ribasso. Prevediamo che il comparto dei metalli preziosi continuerà a essere ben sostenuto anche nei prossimi mesi.