Un altro successo per Affaritaliani. La Piazza 2025: un palcoscenico vibrante per la stampa libera italiana

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La Piazza 2025: un palcoscenico vibrante per la stampa libera italiana

La kermesse politico-culturale di Affaritaliani ha dimostrato che la libera informazione non è solo un principio, ma un motore di visibilità, partecipazione e valore pubblico.

La ottava edizione de La Piazza – Il Bene Comune, svoltasi dal 28 al 30 agosto a Ceglie Messapica, ha incarnato l’essenza stessa di una stampa libera e di qualità. Con 51 ospiti, tra cui sei ministri, oltre 50 accrediti stampa e 700 citazioni sui media, l’evento si è impresso nel panorama estivo politico-culturale come un simbolo di libertà e dialogo critico … nonostante un nubifragio finale abbia interrotto la serata conclusiva.

L’evento, battezzato “La Piazza fa rumore”, ha valorizzato il pluralismo informativo grazie alla presenza di figure trasversali: da Raffaele Fitto a Matteo Renzi, passando per Carlo Calenda, Matteo Salvini, Marina Elvira Calderone, Nello Musumeci, e molti altri. A dirigere il confronto, i volti noti del giornalismo italiano: Paolo Mieli, Francesco Giorgino, Marco Scotti e la giornalista Barbara Politi, capaci di offrire un approccio “critico, plurale e appassionato” all’attualità.

In questo contesto, la stampa libera emerge come protagonista: non si limita a riferire, ma modella un dialogo pubblico vivo, al servizio del bene comune. Un valore non scontato in un Paese dove, secondo Reporter senza frontiere, la libertà di stampa è al 49° posto nel mondo, l’ultimo tra i grandi Stati UE.

La stampa libera fa la differenza

In Italia, il valore dell’informazione indipendente è spesso minato da concentrazioni editoriali e interferenze politiche. L’Espresso, nel suo storico concetto ideale, parlava dell’“editore puro” come presidio di credibilità; oggi, invece, siamo ben lontani da quello standard, con poche eccezioni brillanti.

Proprio il format de La Piazza dimostra che è possibile costruire un’informazione libera che possa  promuove il pluralismo restituendo voce a voci diverse, da esperti della politica a rappresentanti delle categorie economiche.

Importante generare un dibattito informato, superando la logica della polemica fine a se stessa, come sottolinea il direttore Marco Scotti. Come evidenziato dai numeri il format funziona: media nazionali coinvolti, grande visibilità, risonanza reale presso il pubblico e le istituzioni.

La parola agli organizzatori

Per Marcello Antelmi, editore e presidente dell’Associazione La Piazza, questa edizione ha sancito “un salto di qualità editoriale”, trasformando l’evento in “uno spazio di confronto credibile e istituzionale” che coniuga interesse mediatico e partecipazione politica.

E Marco Scotti va oltre, parlando di una nuova fase: “è il luogo ideale per costruire un’informazione che non rincorre la polemica, ma la analizza in profondità”. Un benchmark virtuoso nel panorama nazionale.

Il ruolo dell’ecosistema editoriale

In un contesto dove l’editoria a stampa soffre di una crisi strutturale, tra lettori in calo e investimenti pubblicitari ridotti, iniziative come La Piazza assumono un ruolo strategico. La pluralità di voci e la qualità del dibattito non sono solo valori democratici, ma vere risorse culturali da valorizzare.

In un sistema editoriale italiano ancora in bilico tra fusioni e pressioni economiche, la stampa libera resiste come presidio di accountability e rigore. Il suo contributo non è solo narrativo, ma civico.