“Bed to bench: the way to innovation”: da un’intuizione a un impatto reale sui pazienti
“From Bed to Bench: the Way to Innovation”, è il titolo dell’evento che si è tenuto il 9 ottobre presso il Palazzo di Regione Lombardia, a Milano.
Il bando, finanziato dalla Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica, ha coinvolto 12 concorrenti impegnati nello sviluppo di soluzioni innovative in ambito biomedico e ha visto la partecipazione di numerosi professori e dottori, quali il Prof. Ulrich Pfeffer, del Dipartimento di Medicina Sperimentale, dell’Università di Genova; il dott. Luca Finetti, Responsabile della Funzione Scientifica; la dott.ssa Benedetta Mattorre, Addetta della Funzione Scientifica; la dott.ssa Lombardo, Addetta della Funzione Scientifica.
Intervista alla Dott.ssa Veronica Comi
“Proporre una ricerca al contrario” L’obiettivo del bando è quello di integrare la dimensione clinico assistenziale con quella della ricerca e dell’innovazione. Secondo la dott.ssa Veronica Comi, direttrice generale della Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica, quello iniziato dalla Fondazione è un investimento che deve proseguire per anni. E, riferendosi al personale sanitario: “svolgono un lavoro con fatica e forte senso del dovere”, sostiene. Ribadendo l’importanza anche di collaborazioni europee.
“Assegnare ad ogni bando un budget di milioni di euro non è usuale in questi grant, perché normalmente si finanzia fino a 500.000 euro, però almeno questo compito permette una completezza di progetto molto più ampia” afferma la dottoressa Comi, riferendosi all’ingente somma di denaro che ha caratterizzato il progetto.
Si tratta di “una ricerca al contrario” come la definisce Veronica Comi, direttrice generale, in vista del benessere dei pazienti.
“Si tratta di un bando nato per rispondere alle esigenze dei pazienti.” affermerà Alessandro Fermi, Assessore all’Università, Ricerca e Innovazione di Regione Lombardia.
“Dare spazio al talento è da sempre un segno distintivo di Regione Lombardia […]. Regione Lombardia crede profondamente nel valore della ricerca traslazionale, nella capacità di fare rete tra Università, Irccs, centri di ricerca e imprese, e nel ruolo strategico dei partenariati pubblico-privati per trasformare le idee in innovazione reale.” prosegue.
“In Italia da troppo tempo la politica ha erroneamente considerato il settore della ricerca qualcosa di meno importante. Siamo da troppo tempo i fanalini di coda e questo trend va corretto.” afferma l’Assessore Fermi. Poiché uno degli ambiti su cui la Lombardia ha avuto un DNA particolarmente predisposto è stato quello della ricerca in Italia. “È una grande predisposizione che non è stata sostenuta in maniera forte”, ribadisce l’Assessore Fermi.
Bando “From Bed to Bench: The Way to Innovation
Punti chiave
Dotazione finanziaria complessiva: 24 milioni di euro
Contributo massimo a progetto: 2 milioni di euro, per una durata di 36 mesi
Obiettivi: stimolare reti di enti del sistema sanitario regionale, università e centri di ricerca lombardi, nell’ambito di innovazioni diagnostico-terapeutiche basate su tecnologie emergenti (es. intelligenza artificiale, genomica, nuove tecnologie)
Attività istituzionali e organizzative.
Oltre ai bandi, nel corso del 2025 la FRRB svolge anche una serie di attività istituzionali e di gestione interna:
Aggiornamento dell’elenco dei revisori scientifici: pubblicazione di un avviso pubblico per ampliare la platea di valutatori scientifici.
Selezioni del personale: bandi per l’assunzione di figure professionali interne, come addetto amministrativo e responsabile compliance.
Manifestazione di interesse per collaborazioni: avvisi per il coinvolgimento in iniziative di promozione, sviluppo e valorizzazione della ricerca biomedica.
Adozione di piattaforme whistleblowing: FRRB aderisce al progetto WhistleblowingPA, per garantire modalità sicure e riservate di segnalazione di illeciti.
L’anteprima di 5 progetti premiati
Il primo progetto è stato presentato dal Prof. Paolo Corradini dalla Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori, intitolato “Optimal”.
Nel secondo progetto, intitolato “Predict” il proponente è stata la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori, in collaborazione con l’Istituto Europeo di Oncologia e il Politecnico di Milano. Infatti, presentato dal Prof. Francesco Multinu, “Predict” ha come obiettivo la raccolta dei dati, lo sviluppo dei modelli e l’integrazione clinica, con l’obiettivo di ridurre significativamente la mortalità per carcinoma ovarico epiteliale in Lombardia attraverso l’AI. Tutto questo per predire dalla diagnosi le lesioni della malattia che emergerebbero in seguito.
Il terzo progetto, intitolato “DTPDAC” è stato presentato dalla Prof.ssa Maria Chiara Bonini che si è occupata dell’adenocarcinoma duttale del pancreas (PDAC): una sfida clinica, un tipo di tumore di cui “bisogna andare più a fondo”, sostiene. Hanno partecipato allo studio l’IRCCS dell’Ospedale San Raffaele e il gruppo di Intelligenza Artificiale e Machine Learning Human Technopole. Il quarto progetto, invece, intitolato “IMPACT-ALL” è stato presentato dal Prof. Giovanni Cazzaniga, con l’obiettivo di trovare cure ottimali per i pazienti con leucemia linfoblastica acuta (ALL): in particolare, per i bambini con diagnosi di ALL in Italia, per i pazienti adulti, per i pazienti resistenti o ricaduti e a livello nazionale.
Il dr. Daniele Generali ha presentato il Progetto MIND 

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