Berlin Global Dialogue. “Spostare il potere, modellare la prosperità”
Dal 23 al 25 ottobre 2025, Berlino ha ospitato la terza edizione del Berlin Global Dialogue, berlinglobaldialogue.org che ha avuto per tema “Shifting Power, Shaping Prosperity” (“Spostare il potere, modellare la prosperità”).

L’evento ha riunito leader politici, industriali e accademici (fra cui la presidente della European Commission, Ursula von der Leyen) in un contesto contrassegnato dalla crescente complessità geopolitica, economica e tecnologica. Obiettivo dichiarato: riflettere su come poteri tradizionali e nuovi attori globali possano evitare una “race to the bottom” e invece attivare opportunità di crescita, equità e prosperità condivisa.
Principali temi e risultati
Multipolarità e nuovi equilibri globali
Il summit ha evidenziato come l’ordine globale stia rapidamente spostandosi verso una struttura più polare, dove economie emergenti e non-occidentali assumono un peso crescente. Il tema della piattaforma BGD («Shifting Power») ha voluto proprio evidenziare questa trasformazione.
Ne consegue che il dibattito si è concentrato su come instaurare regole di ingaggio nuove, più inclusive, e come evitare che la competizione si traduca in una spirale negativa per tutti i protagonisti. esmt.berlin+1
Finanza, investimenti e sviluppo industriale
Un altro asse di discussione ha riguardato il modo in cui gli investimenti (pubblici e privati) debbano essere ripensati in un mondo dove la stabilità è più fragile. Molti interventi hanno richiamato la necessità di canalizzare capitali verso innovazione, infrastrutture resilienti, e regioni meno servite, in modo da evitare che la polarizzazione economica si approfondisca.
Tra i partecipanti, si segnalano figure della finanza globale, del mondo corporate e dei governi, testimonianza dell’importanza attribuita al tema finanziario come leva di potere e prosperità.
Tecnologia, governance e regolamentazione
Il forum ha affrontato anche l’impatto delle tecnologie (intelligenza artificiale, digitalizzazione) nel ridefinire la nozione di potere e vantaggio competitivo. Il tema “Shaping Prosperity” richiama l’idea che non basta solo avere innovazione, ma governarla affinché produca benefici diffusi e non accenti ulteriori disuguaglianze.
Europa: ruolo, responsabilità, opportunità
Un tema trasversale è stato la posizione dell’Europa nel nuovo assetto globale. Il forum ha ribadito che l’Europa può essere ancora un attore centrale (“anchor”) se saprà combinare coesione interna, capacità d’investimento e alleanze strategiche. In questo senso, molti interventi hanno richiamato la necessità di riforme per aumentare la competitività, ridurre la frammentazione e mobilitare risorse private.
Reazioni della stampa economico-finanziaria europea
Alcune note della stampa e dei media specializzati delineano i toni con cui il BGD 2025 è stato accolto.
Un articolo dell’agenzia NDTV (in realtà non europea) segnala che, durante il forum, il ministro indiano del commercio Piyush Goyal ha ribadito che l’India non intende firmare frettolosamente accordi commerciali con l’Europa e gli USA, evidenziando come le relazioni economiche globali siano diventate più condizioni-driven.
Il sito “diplomacy.berlin” segnala che i partecipanti europei hanno posto l’accento sulla necessità di rilanciare la competitività (“trade and alliances in a changing world”) e di integrare meglio i mercati finanziari Europei come leve per trasformare i risparmi in investimenti produttivi.
Un contributo del “German Council on Foreign Relations” (DGAP) sottolinea che l’Europa ha bisogno di un «complete strategic reboot» per recuperare leadership in tecnologia e clima, tema che è stato anche affrontato nel forum BGD.
In sintesi: la stampa economica enfatizza l’urgenza del messaggio del forum, che non è solo interlocutorio, ma esecutivo, e sottolinea come l’Europa abbia davanti a sé una finestra di opportunità che però va sfruttata rapidamente. Tuttavia emerge anche una nota di cautela: riconoscere le difficoltà senza però trasformarle automaticamente in azioni vincolanti si rivela solo un rischio inutile.
Il BGD 2025 può essere giudicato un successo in termini di visibilità, partecipazione di alto livello e contenuti strategici. Tuttavia, affinché le dichiarazioni narrative si traducano in risultati concreti, occorrono passaggi ulteriori, ovvero da dichiarazioni a impegni operativi: molti interventi hanno evidenziato le sfide (molteplicità dei poteri, instabilità, tecnologia, investimenti) ma sono state meno dettagliate le roadmap concrete per l’attuazione.
Coerenza all’interno dell’Europa ma anche nell’azione esterna
Il forum ha sottolineato che l’Europa deve essere un’attore unito in un mondo multipolare. Ma ciò richiede coesione interna (mercati, finanza, regolamentazione) che ancora presenta debolezze. Se il messaggio è che la finanza globale sta modificndo i giochi del potere, serve che l’Europa mobiliti effettivamente capitale privato e pubblico verso obiettivi strategici (innovazione, infrastrutture, difesa, tecnologia): ma per ora sembrerebbe che il discorso si sia arenato e rimanga in gran parte sul piano delle buone intenzioni.

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