Finanziari europei, prosegue rally azioni con spread bond più stretti, occhi su M&A, rating
Il mese scorso è stato costruttivo per gli asset rischiosi, con guadagni sia sul mercato azionario che su quello obbligazionario nonostante segnali macroeconomici contrastanti. Le banche europee hanno registrato una forte sovraperformance, con l’indice di settore (SX7R) in rialzo del 4,65% a fronte di un mercato europeo (SXXR) ha guadagnato l’1,52%. Anche le banche statunitensi hanno registrato andamenti positivi (indice Nasdaq Bank +1,35%), sebbene inferiori a quelli dello S&P 500 (SPX +3,64%). Parallelamente, gli spread si sono ridotti in modo significativo: quelli dei titoli finanziari subordinati di 11 punti base, mentre l’iTraxx Xover si è compresso di 26 punti base. L’indice CoCo (copertura in EUR) ha guadagnato l’1,12%.
L’Eurozona presenta un quadro fragile ma resiliente: la BCE ha mantenuto i tassi invariati, con i PMI dei servizi in espansione e quelli manifatturieri scesi sotto quota 50. L’inflazione rimane in linea con l’obiettivo, lasciando la banca centrale in modalità attendista. Nel Regno Unito, i mercati guardano al bilancio di novembre in un contesto caratterizzato da una BoE aggressiva, un’inflazione persistente e un mercato del lavoro in allentamento. La Francia vive nuove turbolenze politiche.
M&A resta vivace in Europa
In questo contesto le operazioni di M&A si confermano vivaci in tutta Europa. In Italia, sono aumentate le speculazioni su una possibile fusione tra Banco BPM e Crédit Agricole Italia, mentre Monte dei Paschi ha rafforzato la sua posizione in Mediobanca con una partecipazione dell’86%. In Spagna, BBVA ha migliorato la sua offerta interamente in azioni per Banco Sabadell prima della scadenza di ottobre.
Sul fronte assicurativo, APAX Partners ha preparato la vendita dell’assicuratore portoghese Gamalife per un valore stimato di 600 milioni di euro, mentre le autorità svizzere hanno dato il via libera alla fusione tra Helvetia e Baloise, che dovrebbe essere completata a dicembre.
Da segnalare anche gli aggiornamenti strategici di banche come BNP Paribas, che ha fissato nuovi obiettivi di rendimento, puntando a un RoTE del 13% entro il 2028 e ribadendo il suo obiettivo di utile netto di 12,5 miliardi di euro per il 2025.
Upgrade rating Spagna beneficia i bond senior preferred
Sul fronte del rating, Moody’s ha alzato il rating di AXA ad Aa2 grazie ai migliori risultati e alla maggiore capitalizzazione, mentre S&P ha alzato quello di ASR Nederland, assegnando al suo RT1 il primo rating investment grade.
Il miglioramento del rating sovrano della Spagna ad A+ da parte di S&P dovrebbe andare a vantaggio delle sue maggiori banche a livello senior preferred, mentre Swedbank è stata portata ad AA- grazie al calo dei rischi AML. AIB ha ottenuto un upgrade ad A3, portando anche il suo AT1 ad investment grade. Sul fronte sovrano, la Francia è stata declassata da Fitch ad A+, una mossa vista come largamente limitata alle entità statali come La Banque Postale.
A caccia di opportunità sul primario
La nostra strategia short duration è stata attiva sul mercato primario, concentrandosi su banche solide con spread attraenti in virtù della loro minore visibilità sul mercato: Norddeutsche (A3) con un’emissione Tier 2 a 200 bps, LHV (BBB) con un Tier 2 a 325 bps, Citadele Banka (BBB+) con un’emissione senior a 170 bps, Carrefour Financial Services Spain (BBB-) con bond senior A 135 bps e infine Oma Saving Bank (BBB) con un senior a 230 bps.

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