Miracolo Milano al Teatro Manzoni. Il docu-film che ha riempito di orgoglio gli spettatori
Introdotto da Roberto Formigoni nell’affascinante cornice del Teatro Manzoni, occupato fino all’ultimo posto da personaggi della cultura milanese, e non solo, giornalisti e milanesi doc (le poltrone erano sold-out da giorni) il docu-film “Miracolo Milano” è stato a lungo applaudito da una platea entusiasta sia degli aspetti filmici, sia del sentimento di orgoglio suscitato nei cuori dei presenti. Grande merito va a Luigi Crespi che con grande determinazione ha saputo coordinare per tutto l’anno le realizzazione del film con la regia di Michele Saulle.

“Adesso tutti al cinema” dichiara entusiasta Luigi Crespi al termine della proiezione riservata alla ristretta schiera di spettatori che sono riusciti ad assicurarsi il biglietto per la “prima” di ieri sera.
I commenti raccolti dal nostro inviato sono concordi. “Emozionante vedere e ascoltare sullo schermo la storia e l’evoluzione di Milano degli ultimi anni” ci dice Elisa Pizzo, direttore di Fiera di Monza e Brianza. E Vincenzo Ascrizzi aggiunge “non posso non sottolineare la bellezza delle immagini che ritraggono la città”.
Fra gli spettatori Alessandra: “Bella serata! Bravo Luigi Crespi e bravi tutti!!! Viva Milano! La nostra Milano”. Giuseppe: “Mi sento di dire solo Tutto Meraviglioso” Mariella: Una bella idea e un ottimo lavoro, complimenti! Grazie per la bella serata!
Infine... “Luigi complimenti per il film e la serata molto gradevole. L’episodio dei 2 “umarell” (in realtà protagonisti ) che commentano con garbata ironia milanese i cantieri tartaruga è da Oscar…”
Una lettura inedita degli ultimi trent’anni di storia della città
Miracolo Milano: il docufilm più atteso della stagione, che propone una lettura inedita degli ultimi trent’anni di storia della città, che ha scandalizzato, prima ancora di essere visto, i custodi del pregiudizio anti-milanese.
Quest’opera ripercorre, attraverso immagini e testimonianze sorprendenti e rigorose, il cammino che ha fatto della metropoli ambrosiana il più vivo e attraente centro urbano d’Europa e ne prospetta il futuro. Una rinascita di Milano, impensabile dopo che con Tangentopoli era stata disonorata e data per morta, raccontata attraverso opere e fatti dei milanesi che l’hanno voluta, sperando e agendo contro ogni speranza, ribaltando l’inerzia negativa dei tempi.
Ora tocca al pubblico milanese il giudizio sul film e se si riconosca o meno nello sguardo sulla città che abbiamo sorpreso come suo carattere segreto: quel sentimento perenne di imperfezione che è la molla permanente della ripresa continua di Milano e dei milanesi, qualunque cosa accada. Dopo di che, la discussione è aperta.
MIRACOLO MILANO: LA RINASCITA DELLA CITTÀ MENEGHINA RACCONTATA IN UN DOCUFILM
La messa in onda del progetto era stata anticipata da un libro-evento edito da Rizzoli.
Davide Rampello dichiarava: «A Milano si è troppo impegnati nel “fare” per spendere del tempo a raccontarsi, una dimenticanza a cui cerchiamo di porre rimedio con questo progetto che la grande e continua trasformazione della città negli ultimi venticinque anni, attraverso un docufilm e un libro fotografico che coinvolge, come guide, tutti i protagonisti del suo sviluppo: dal già Presidente Roberto Formigoni e dal già Sindaco Gabriele Albertini – che ne hanno reso possibile l’inizio dopo un lungo periodo di stagnazione – fino all’attuale Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e al Sindaco Beppe Sala.
E’ anche la storia di chi ha investito – come Hines, Coima, Lendlease o il principe del Qatar Tamim bin Hamad al-Thani – e di chi ha progettato, come Stefano Boeri, Antonio Citterio, Patricia Viel, Cino Zucchi e tanti altri architetti milanesi, senza dimenticare i grandi studi stranieri con le firme di Botta, Libeskind, Hadid, Isozaki, Chipperfield, Pelli, Sejima, Grafton e il lavoro delle strutture tecniche di ingegneria fatto da Proger e da imprese di costruzioni impegnate nelle grandi realizzazioni, come Webuild. non solo architettonicamente, ma anche nella sua identità culturale e nel suo futuro.
Gli ultimi venticinque anni
Basta arrivare in città, infatti, per rendersi conto di come negli ultimi venticinque anni si siano trasformati in nuovi quartieri 11 milioni di metri quadrati di aree sia centrali che industriali dismesse, restituendole così ai cittadini, senza nessuno scandalo e nel massimo rispetto della sicurezza. Il palazzo della Regione, la grande area Garibaldi-Repubblica-Varesine, CityLife, le infrastrutture come il passante ferroviario, le linee metropolitane, la nuova Fiera, i più recenti sviluppi delle aree Expo 2015 nel nuovo polo urbano MIND, la “ricostruzione” della Scala, hanno consentito nel tempo di rendere Milano attrattiva per gli investitori, per le imprese e per le persone, fino a essere stata scelta come luogo pronto ad accogliere eventi come Expo, nel 2015, e ora le Olimpiadi.
Miracolo Milano: la rinascita della città
Ed è proprio di questa rinascita che parla Miracolo Milano, attraverso una giornata tipo che trova la città già sveglia all’alba e ne segue la vita fino ad oltre il tramonto, nel cuore della notte, attraverso immagini e testimonianze. Un racconto incalzante in sette capitoli che tracciano l’identità della rinnovata Milano dopo l’abisso di Tangentopoli.
Dichiarazione di Gabriele Albertini
“Milano è troppo occupata nel “fare”, per trovare il tempo e la voglia di “raccontarsi”. Mai frase fu più vera. Per parte mia, accolgo, con favore, questo progetto. Dopo aver avuto, insieme ai miei Assessori ed ai Dirigenti, al Presidente Formigoni, una qualche parte nel trasformarla da quella che abbiamo trovato in quella che è, sarò felice, di dare il mio contributo nel raccontare come è perché abbiamo fatto ciò che oggi vediamo e prima non c’era…dopo averlo fatto.

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