Furti e rapine autostradali. “Trasportounito” chiede un urgente confronto sull’attuazione delle misure di sicurezza più efficaci
TRASPORTOUNITO: “TIR NEL MIRINO. A MILANO IL PRIMATO DI FURTI E RAPINE”
Furto sia di merce che di carburante, container svuotati del carico, aree di sosta diventate terreno franco per i rapinatori che possono contare su quello che in alcuni casi è un vero e proprio azzeramento nella presenza delle forze di polizia. Epicentro l’area del Milanese, ma a rischio anche Puglia, tutta la Lombardia, Lazio e Campania con fenomeni in forte aumento nelle aree di Valmontone, Orvieto, Valdarno, Incisa, Bologna.
Il nodo autostradale di Milano attraversato dalle autostrade A1, A4, A50 e A64, concentra i magazzini più importanti e registra i colpi più violenti e più organizzati con blocchi stradali sotto la regia di gruppi che utilizzano veicoli rubati e spargono chiodi a tre punte per ritardare i soccorsi.
Secondo Trasportounito mentre i primi mesi dell’anno le statistiche sembravano testimoniare di un calo delle rapine ai TIR, ora le segnalazioni che giungono dalle imprese di autotrasporto provano il contrario. I furti delle merci sui mezzi di trasporto sono aumentati in modo significativo.
“Si avverte in questo periodo – afferma Maurizio Longo, Segretario generale di Trasportounito – un calo enorme dell’azione di presenza e vigilanza da parte delle forze di polizia e vi sono alcune aree di sosta che risultano essere sovraesposte al rischio di furto sia delle merci e sia del carburante”.
Trasportounito, sulla base di una situazione diventata emergenziale, ha chiesto un incontro al Ministro dell’Interno per un urgente confronto sull’attuazione delle misure di sicurezza più efficaci, sia attraverso il rafforzamento dei controlli, sia tramite il potenziamento dei sistemi di sorveglianza anche tecnologica per le aree ritenute più a rischio, facilitando in questo modo anche le indagini su gruppi e gang organizzate. Richiesta anche l’apertura di un tavolo di confronto permanente per condividere dati e strategie. L’autotrasporto chiede interventi mirati e caratterizzati da grande pragmatismo: quasi un terzo dei furti ha per vittime camion parcheggiati lungo strade o piazzali industriali, in un contesto in cui esiste un posto protetto ogni 289 camion in circolazione e dove la criminalità organizzata trova un insperato aiuto nell’obbligo di fermarsi 45 minuti ogni quattro ore e mezza di guida in aree di sosta non attrezzate e non sorvegliate.

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Sala Stampa