Vanguard: la Bce pronta a ribadire come la politica monetaria sia ancora “adeguata”
In sintesi: Durante la riunione di giovedì, la Bce dovrebbe mantenere invariato il tasso di deposito al 2%, segnando la quarta decisione consecutiva di mantenere invariata la politica monetaria. Una crescita superiore alle attese e un’inflazione dei servizi persistente hanno escluso la possibilità di un taglio preventivo e rafforzato la fiducia verso l’attuale impostazione. La nostra previsione di base prevede che la Bce mantenga i tassi al 2% per tutto il 2026, con un orientamento che consideriamo neutrale. Il calo dei prezzi dell’energia e la probabilità di un’inflazione al di sotto dell’obiettivo per gran parte del prossimo anno suggeriscono però una posizione più orientata a un allentamento piuttosto che a una stretta monetaria.
Nel dettaglio
- Dati recenti: il Pil dell’area euro è cresciuto dello 0,3% nel terzo trimestre, con un aumento dell’occupazione dello 0,2%, trainato da Spagna e Francia, mentre la Germania rimane stagnante poiché gli stimoli fiscali non hanno ancora prodotto effetti. L’inflazione ha seguito lo stesso andamento, salendo al 2,2% a novembre dal 2,1% di ottobre, principalmente a causa della rigidità dei prezzi dei servizi. La crescita reale del Pil è superiore di 0,4 punti percentuali rispetto alle proiezioni di settembre della Bce, riducendo la necessità di un allentamento monetario nel breve termine.
- Dati sui sondaggi: a novembre il Pmi composito ha raggiunto il massimo livello degli ultimi 30 mesi, sostenuto dalla forza dei servizi. Il settore manifatturiero tedesco rimane debole, ma i servizi ne compensano il rallentamento.
Commercio globale: i surplus commerciali dell’UE sono aumentati significativamente a settembre in seguito agli accordi commerciali con gli Stati Uniti, segnalando uno slancio costante nel commercio internazionale. - Prezzi dell’energia: i prezzi del gas TTF continuano a scendere a causa dell’aumento dell’offerta statunitense e delle condizioni climatiche invernali miti, così pure i prezzi del Brent. Prevediamo che i prezzi dell’energia scenderanno del 6% su base annua a gennaio, contribuendo a un’inflazione inferiore all’obiettivo del 2% fino al 2026.
- Commenti della BCE: le recenti dichiarazioni dei membri del Consiglio direttivo hanno ribadito che la politica monetaria è “adeguata”. La presidente Lagarde ha indicato come le previsioni di crescita possano essere riviste al rialzo e ha sottolineato la resilienza dell’area dell’euro alle incertezze globali. Schnabel si è detta soddisfatta delle aspettative del mercato secondo cui la prossima mossa potrebbe essere un aumento dei tassi, pur sottolineando che tale eventualità non è imminente. Nagel ha descritto i tassi attuali come “quasi neutrali” e adeguati alla luce della stabilizzazione dell’inflazione, mentre Villeroy de Galhau e Simkus hanno ribadito che mantenere i tassi invariati rimane la scelta appropriata per il momento. Il tono generale è leggermente ottimista, riflettendo la fiducia nell’attuale orientamento, ma i membri rimangono vigili sui rischi al ribasso derivanti da un potenziale scostamento al ribasso dell’inflazione.
- Monitorare le aspettative di inflazione: Il tasso dello EUR 5y5y inflation forward swap — che riflette le aspettative d’inflazione media a cinque anni, tra cinque anni, è attualmente compreso tra il 2% e il 2,1%, leggermente superiore rispetto a settembre, ma inferiore ai livelli estivi. Il persistere di un’inflazione inferiore all’obiettivo all’inizio del 2026 potrebbe pesare sulle aspettative, anche se la recente forza dell’attività suggerisce che la finestra di opportunità per un “taglio preventivo” sia in gran parte chiusa.
- La nostra view: riteniamo che il tasso di riferimento rimarrà al 2%, il nostro livello neutrale, fino alla fine del 2026. La Bce sembra soddisfatta della propria attuale posizione, sostenuta dai dati positivi sull’attività economica e sul mercato del lavoro. Tuttavia, il rischio di un prolungato undershoot dell’inflazione indica che la tendenza rimarrà orientata verso una politica accomodante piuttosto che restrittiva.

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