Commento di State Street sulla decisione di politica monetaria della BCE

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A seguito del meeting odierno della Banca Centrale Europea (BCE), Timothy Graf, responsabile macro strategy per l’area EMEA di State Street Global Markets, Brendan Lardner, active fixed income portfolio manager di State Street Global Advisors e Antoine Lesné, responsabile EMEA strategy & research per SPDR ETFs, hanno così commentato:

Timothy Graf: “I commenti odierni del presidente della BCE Mario Draghi confermano che la Banca Centrale non è ancora pronta a fornire dettagli sulla fine di una politica monetaria non convenzionale. Le preoccupazioni relative alla forza dell’euro, emerse recentemente da canali non ufficiali, hanno messo in stand-by quest’idea, anche perché il recente trend al rialzo della valuta unica è probabile che limiti le pressioni sui prezzi e mantenga l’inflazione al di sotto del target. In ogni caso, i tentativi di Draghi di sottolineare e parlare del rafforzamento dell’euro hanno avuto l’unico effetto di spingerlo ulteriormente al rialzo”.

Brendan Lardner: “Oggi, durante il meeting della BCE, Mario Draghi ha fornito poche informazioni aggiuntive, posticipando di un mese qualsiasi decisione sul tapering del programma di acquisto di asset della Banca Centrale stessa. Nonostante il consolidamento della crescita registrata in tutta la regione, l’inflazione continua a deludere e non è aiutata dal recente rafforzamento dell’euro che costituirà un ulteriore freno. Un tapering del programma di acquisto dovrà necessariamente avvenire l’anno prossimo per via di alcuni vincoli tecnici; ad ogni modo, dal meeting di oggi è emerso chiaramente che la maggioranza dei membri del Consiglio Direttivo ha bisogno di più tempo per valutare i nuovi dati, così da permettere agli organi più rilevanti all’interno della BCE di formulare dei piani volti a una graduale riduzione del programma. Sembra quindi che quando la decisione di procedere al tapering verrà presa, le misure di politica accomodante verranno rimosse in modo cauto e ciò sarà fortemente dipendente dai dati”.

Antoine Lesné: “Dai commenti odierni della BCE non sono emerse delle vere e proprie informazioni aggiuntive. Contrariamente a quanto atteso a seguito del Forum di Sintra di giugno, potrebbe essere ancora troppo prematuro annunciare direttive formali e pianificare la realizzazione del tapering. Le informazioni su quando e in che modo avverrà il tapering si avranno più tardi in ottobre. Un approccio prudente da parte della BCE è probabilmente giustificato. Nel frattempo, l’inflazione bassa e l’euro forte all’interno di uno scenario caratterizzato da una più robusta crescita economica e da una maggiore fiducia dei consumatori forniscono un ambiente favorevole agli asset più rischiosi. Prevediamo che le condizioni finanziarie rimangano stabili fino alla fine dell’anno. L’euro rimane forte, ma ciò è anche dovuto alla maggiore debolezza dell’economia statunitense. Tuttavia, questo potrebbe costituire un problema in caso di aumento troppo rapido”.