La sfida globale della digital disruption nel settore assicurativo

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Capgemini ha appena pubblicato il World Insurance Report 2017, realizzato in collaborazione con Efma, che analizza i principali trend del settore assicurativo

L’ondata di nuove tecnologie digitali che sta investendo il settore assicurativo, rinnovandolo dal profondo, sta creando al contempo nuove aspettative da parte del consumatore e imponendo ai marchi assicurativi strategie alternative di sviluppo della propria offerta.

Saranno la Generazione Y (ovvero i Millenials) e i consumatori esperti di tecnologia (tech savvy) a guidare la prossima crescita del settore. Sono infatti questi i segmenti con la più alta percentuale di consumatori che si dicono pronti a scegliere un prodotto assicurativo addizionale: rispettivamente, il 36,2% della Gen Y e il 42,1% dei tech savvy, in confronto al 29,1% dei clienti non-Gen Y e al 19,7% dei non-tech-savvy. Per questo segmento, l’interazione digitale è il più importante elemento di valutazione nelle transazioni assicurative, e la soddisfazione di questa esigenza sarà fondamentale per riuscire a mantenere aperta la relazione con questi consumatori. Altro risultato interessante, in questa direzione, è che la probabilità di restare con la stessa compagnia assicurativa è minore per Gen Y (48,6%) e tech-savvy (51,3%) rispetto a non-Gen Y (55%) e non-tech-savvy (54,7%).

Lo scenario del mercato assicurativo si sta inoltre caratterizzando per la comparsa dei brand dell’InsurTech, che si stanno imponendo come innovatori del settore, diventando parte fondamentale dell’esperienza dell’utente in campo assicurativo: il 31,4% dei clienti a livello mondiale utilizza i servizi digitali offerti da questi nuovi marchi in sostituzione o in combinazione con i brand assicurativi tradizionali. In particolare, i brand dell’InsurTech offrono una migliore esperienza utente soprattutto per alcuni servizi, come notifiche istantanee di reclamo e accesso a prodotti innovativi e personalizzati.

Nonostante l’emergere dei nuovi player dell’InsurTech, le compagnie assicurative tradizionali godono ancora di una maggiore fiducia da parte del consumatore finale: il 39,8% dei clienti dicono di avere fiducia nelle assicurazioni tradizionali, mentre questo valore scende al 26,3% per le InsurTech. Inoltre, le assicurazioni tradizionali godono di un marchio più riconoscibile, superiori competenze tecniche del business assicurativo ed economie di scala.

Altri risultati emersi:

In futuro si andrà sempre più verso dinamiche collaborative: infatti, per il 75% delle compagnie assicurative tradizionali, lo sviluppo di competenza InsurTech sarà fondamentale per soddisfare le esigenze dei consumatori. Per il 52,7% questo consentirà anche di sviluppare velocemente prodotti personalizzati.

Il 79% delle compagnie assicurative sta già investendo in Advanced Analytics e Robotic process automation (RPA). Secondo più del 40% degli intervistati, nei prossimi 3 anni le principali aree di investimento saranno Intelligenza Artificiale, robo-advisor e blockchain.

Esistono ampi margini di integrazione tra InsurTech e compagnie assicurative tradizionali: rispetto alle assicurazioni tradizionali, le aziende InsurTech offrono un migliore rapporto costo/qualità (34,8% vs 28,5%), integrazione del mondo social con quello finanziario (32,3% vs 29,4%), servizi efficienti e puntuali (31,8% vs 28%). Invece, le compagnie assicurative rispetto alle aziende InsurTech possono contare su migliore sicurezza (45,9% vs 14,6%), brand identity (43,7% vs 18,5%), accesso ai serivizi/prodotti (43,7% vs 25,1%) e supporto e interazione con la persona (41,6% vs 24,5%).

Unendo i propri punti di forza, compagnie assicurative e InsurTech avranno la possibilità di creare delle offerte personalizzate e attrattive per i consumatori. Secondo il 52,9% degli intervistati, questa sinergia si potrà creare attraverso delle partnership tra assicurazioni e InsurTech, mentre per il 35,6% questo avverrà tramite lo sviluppo di competenze in-house, per il 2,3% attraverso l’acquisizione di aziende InsurTech e per il 37,9% mediante approcci misti.