Commento di Luca Dal Fabbro (CEO di GRT Group) a seguito della proposta di nuove misure dell’UE per la plastica

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La Commissione europea ha precisato in maniera definitiva i contorni delle nuove norme UE per ridurre i rifiuti in plastica.

In particolare, finiscono nel mirino, per tutti i Paesi membri, i 10 prodotti monouso che più inquinano le spiagge e le acque: oggetti come bastoncini cotonati, posate, piatti, cannucce, mescolatori per bevande e aste per palloncini. I produttori dovranno rispettare requisiti di progettazione ed etichettatura e sottostare a obblighi di gestione e bonifica dei rifiuti.

Luca Dal Fabbro, CEO di GRT Group, società impegnata nel fornire soluzioni industriali innovative nel settore dell’economia circolare, commenta:

“Nell’ultimo mezzo secolo il consumo di plastica è aumentato di venti volte e si calcola che possa quadruplicare entro il 2050. Considerando tutta la produzione, dagli anni Cinquanta a oggi si arriva al totale di circa 8,3 miliardi di tonnellate. Una quantità enorme, il cui smaltimento rappresenta lo snodo critico, dato che in molti Paesi, il mezzo più diffuso rimane la discarica.

Anche l’Unione europea sta riconoscendo la crisi ambientale rappresentata dai rifiuti plastici nell’ambiente. Questa nuova normativa va in favore della riduzione di questo tipo di inquinamento, che sta influenzando in maniera drammatica gli oceani e i nostri laghi. E’ una notizia estremamente positiva per la tutela dell’ambiente e per il settore dell’economia circolare.

Questa misura non solo darà una spinta all’economia circolare stessa, stimolando le aziende a trovare soluzioni innovative per la sostituzione di questi prodotti, ma avrà anche un impatto sulle abitudini quotidiane delle persone, che saranno sempre più consapevoli delle conseguenze che le nostre azioni, anche quelle che consideriamo più banali, hanno sull’ambiente in cui viviamo. Le nuove norme testimoniano ancora una volta lo sforzo dell’Unione Europea verso un’economia che rispetti l’ambiente, trovi soluzioni innovative e responsabilizzi le aziende produttrici, che dovranno tener conto sempre di più del ciclo di vita del loro prodotto e progettarlo al fine che esso possa essere totalmente riciclato o che abbia una lunga durata di vita.

Le aziende europee hanno in questo modo la possibilità, anche grazie ad incentivi pubblici, di investire nell’innovazione e di offrire prodotti che diventeranno poi uno standard anche sugli altri mercati globali, costituendo per le aziende stesse un vantaggio di competitività”.