Il reale impatto del dollaro sugli Emergenti

Emil Wolter -

Il contesto si è fatto più difficile per i mercati emergenti nelle ultime settimane. Le azioni e le valute hanno subito forti correzioni e l’apprezzamento del dollaro è stato in parte responsabile dell’aumento della volatilità. Gli investitori continuano ad aggiustare automaticamente la loro avversione al rischio in base alle oscillazioni del dollaro. Altra ragione più importante di difficoltà è legata alla costante debolezza di alcune economie che non hanno ancora completato le necessarie correzioni. I disavanzi correnti o di bilancio spesso riflettono una mancanza di competitività (valute sopravvalutate) e una debolezza dei consumi interni (disoccupazione). In molti casi, il credito interno non si è ripreso, i governi non dispongono di un margine di manovra adeguato dal punto di vista fiscale e gli investitori internazionali non sono disposti a impegnare capitali. Molti Stati e le loro Banche centrali non hanno altra scelta che stampare moneta nella speranza di stimolare i consumi, rischiando però di far crescere l’inflazione e deprezzare la valuta.

La sovraesposizione in Brasile ha avuto un impatto negativo sulla performance. I recenti dati economici non sono risultati cosi solidi come previsto dopo diversi anni di recessione. Il mix di incertezza politica, campagna anticorruzione in corso e in continua espansione e debolezza economica ha avuto un impatto maggiore di quanto ci aspettassimo sulla performance delle società brasiliane in portafoglio.

Kroton, attiva nel campo dell’istruzione privata, ha risentito delle previsioni di crescita per il 2018, più contenute rispetto alle aspettative. Il fatturato del primo trimestre dell’anno è stato in linea con le previsioni, invertendo il trend degli ultimi anni che ha visto un calo delle iscrizioni e un aumento dei ritiri degli studenti. Tuttavia, l’apertura di nuovi campus sta riducendo i margini in modo più marcato di quanto inizialmente previsto, causando alcune revisioni al ribasso degli utili per azione. Continuiamo a monitorare la forza del core business e a quantificare i benefici a lungo termine dell’acquisizione di Somos da parte di Kroton nella categoria dell’istruzione K-12 (primaria e secondaria).

La società Sud Africana MTN ha registrato una performance debole a seguito della decisione di porre fine all’accordo nucleare USA-Iran. L’Iran rappresenta il 12% dell’EBITDA consolidato di MTN. Per il momento è difficile prevedere come la questione iraniana si svilupperà e risolverà. Tuttavia, ciò significa probabilmente che il tasso di sconto di MTN dovrà essere più elevato per tutto il periodo in cui questa situazione geopolitica continuerà.

Suzuki Motor, la casa madre di Maruti in India, ha ottenuto buoni risultati grazie ai forti numeri di vendita e all’annuncio di una collaborazione reciprocamente vantaggiosa con Toyota. Yili e Kweichow Moutai, attive nel settore food and beverage e basate in Mongolia Interna hanno recuperato dai livelli di ipervenduto. Coca Cola HBC ha beneficiato di risultati trimestrali solidi, per quanto in linea con le aspettative. Gli investitori hanno risposto positivamente ad una possibile accelerazione della crescita dei volumi nei due mercati chiave di Russia e Nigeria.


Emil Wolter – gestore del fondo Comgest Growth Emerging Markets – Comgest