UBS AM, l’aumento della volatilità e l’incertezza geopolitica incrementano il rischio e creano nuove opportunità nel panorama globale degli investimenti

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UBS Asset Management ha pubblicato il report “Panorama: mid-year” che evidenzia rischi e opportunità per tutte le asset class

“Una nuova combinazione di tendenze di mercato sta incrementando sia rischi sia opportunità, costringendo gli investitori a lavorare di più per trovare rendimenti interessanti che siano risk-adjusted e ben bilanciati. I timori legati all’inflazione, i rischi geopolitici e l’accelerazione della crescita economica globale continuano a determinare volatilità nel 2018, rendendo più complesso il compito per gli investitori nell’attuale scenario”, ha affermato Suni Harford Head of Investments UBS Asset Management

“Nelle ultime settimane abbiamo assistito a un rallentamento della crescita dell’economia globale, anche se il tasso di crescita residuo resta solido e al di sopra del trend: gli Stati Uniti sono l’unico mercato nel quale si registra un continuo aumento dei prezzi e siamo certi che in questo mercato vedremo produttività a lungo termine e crescita della domanda.

“Nel resto del mondo, i tassi di crescita sembrano essere più moderati. L’eccitazione iniziale legata alla prospettiva di una più ampia riforma dell’Eurozona si è dissipata e il rischio politico rimane costante e alto. Per la restante parte del 2018, stimiamo che le asset class resteranno volatili. In questo contesto, le migliori performance saranno riportate da quei portafogli in grado di identificare e bilanciare i risultati derivanti dall’incremento dei tassi di interesse, dai cambiamenti dell’inflazione e dalla crescita continua”, ha affermato Erin Browne, Head of Asset Allocation UBS Asset Management.

Nel report, UBS AM evidenzia le seguenti opportunità:

Multifactor Investing

Urs Raebsamen, Senior Equity Specialist del team Systematic e Index Investments ha dichiarato: “I fattori che hanno dominato i mercati azionari globali nel 2017, ovvero crescita e momentum, erano presenti anche all’inizio del 2018 fino al mese di marzo, quando i rischi geopolitici hanno influenzato gli investitori, spingendoli ad agire in modo differente rispetto al passato.
Il tasso di accelerazione della crescita globale è diventato più moderato negli ultimi mesi e i tassi di crescita della domanda globale sono meno sincronizzati. Qualora i rischi geopolitici dovessero prevalere, è ragionevole presumere che i mercati azionari rimarranno volatili”.

Mercato azionario dei mercati emergenti

“Gli investitori temevano la volatilità delle azioni dei mercati emergenti a causa della possibile guerra commerciale e dall’apprezzamento del dollaro. Se da un lato è difficile prevedere l’andamento delle relazioni commerciali, dall’altro – a meno che le relazioni commerciali non inizino a deteriorarsi significativamente da questo momento – riteniamo che i mercati emergenti siano ancora in un ciclo economico pluriennale. Gli investitori dovrebbero concentrarsi sulla continuità della ripresa economica e optare per un approccio a lungo termine che minimizzi le distrazioni causate dal “rumore” a breve termine.
Con la correzione del mercato, vediamo opportunità in vari settori, tra cui quello dei beni di consumo, l’e-commerce e il comparto finanziario”, ha affermato Geoffrey Wong, Head of Emerging Markets and Asia Pacific Equities

Fixed Income

“Continuiamo a trovare interessanti opportunità di investimento nel mercato attuale: su base risk-adjusted, il credito a scadenza breve è interessante, dato l’aumento dei tassi front-end statunitensi, così come gli asset cartolarizzati che, oltre a vantaggi di diversificazione, offrono anche un miglioramento dei rendimenti”, ha affermato Charlotte Baenninger, Head of Fixed Income.