Obbligazioni bancarie europee junior e Quality trend nel portafoglio

Notz Stucki Group -

Da fine 2018 in Europa si sta accumulando una quantità considerevole di debito a tassi negativi, in particolar modo in Germania e Francia.

Per esempio il rendimento del Bund a dieci anni sta proseguendo il suo percorso in discesa iniziato alla fine dello scorso anno e nello Stato tedesco siamo arrivati addirittura al punto in cui alcuni mutui emessi dalle banche hanno tassi inferiori allo zero, quindi le istituzioni creditizie pagano per prestare denaro.

Vediamo una distorsione anche nelle obbligazioni societarie europee: i tassi dei bond corporate si stanno abbassando ma non tanto per un miglioramento dello stato di salute delle società ma più per effetto delle politiche monetarie espansive.

Ciò implica un potenziale aumento dell’indebitamento e in una situazione di rallentamento economico è un rischio non da poco. Nel caso si presentasse una nuova ondata di volatilità, gli investitori potrebbero essere spinti ad acquistare queste obbligazioni ma non riteniamo che possano rappresentare un porto sicuro. E non solo in Europa.

Negli Stati Uniti ad esempio dall’inizio dell’era Trump osserviamo che il debito delle imprese è cresciuto significativamente e se la Fed dovesse procedere con uno o più tagli del costo del denaro entro la fine dell’anno potrebbe gonfiarsi ulteriormente.

Consideriamo che ad oggi l’economia Usa risulta solida, ma se i dati macro dovessero peggiorare? Ecco perché nell’ottica di costruzione di un portafoglio di investimenti risulta fondamentale la selezione attiva degli investimenti da inserire. Il contesto di tassi negativi ci fa intendere come risulti difficile trovare valore nel comparto obbligazionario tradizionale.

Tuttavia in Europa il settore bancario risulta complessivamente solido quindi si potrebbero ricercare rendimenti interessanti in quest’area guardando alle obbligazioni junior. Alternativamente, il mercato azionario offre delle opportunità da cogliere anche se il momentum non è favorevole. Parliamo di trend di lungo periodoche coinvolgono società i cui profitti saranno destinati a crescere in modo significativo ma scovarle può essere arduo.

Tuttavia vogliamo ricordare come il driver principale dell’andamento positivo di azioni e obbligazioni sia legato principalmente alla politica monetaria accomodante delle banche centrali. Pertanto, se come ad ottobre 2018 ci fosse anche un minimo cambio di rotta, i mercati potrebbero scivolare pesantemente.