Consiglio Ue, primo passo verso un maggiore federalismo in Europa

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Come sempre, le trattative al Consiglio Ue sono state dure e lunghe (quattro giorni e quattro notti) e le ambizioni del piano iniziale sono state ridimensionate: la quota delle sovvenzioni è stata ridotta dal 67% a poco più del 50% e i piani di rilancio nazionali – nonché il rispetto della rule of law – dovranno essere approvati dal Consiglio europeo con una maggioranza qualificata …  Come al solito, ogni paese può dichiarare di aver vinto!

Ma la posta in gioco di questo negoziato era un’altra: è un passo importante verso una maggiore solidarietà finanziaria in Europa, ma pone anche le basi per un maggiore federalismo.

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Vale la pena di notare che il modo in cui questo programma è finanziato – dove i prestiti saranno rimborsati con entrate future da definire, e dove le garanzie su tali prestiti sono condivise dai governi europei – è piuttosto innovativo. In un momento in cui i mercati sono alla ricerca di mutuatari sicuri, questo dovrebbe essere un esempio per altre istituzioni sovranazionali (come la Banca Mondiale) per promuovere investimenti di cui c’è estremo bisogno, in particolare per combattere il riscaldamento globale.