Luci e ombre per l’e-commerce in Italia. Positiva la duttilità del settore
Luci e ombre per l’e-commerce in Italia
— di Francesco Megna —
Quasi il 30% dei nostri esercenti e-commerce ha risentito parecchio dell’incremento dei costi sebbene alcuni Stati membri dell’UE dichiarano percentuali maggiori. Unica eccezione il Regno Unito, ove la situazione sembra essere lievemente migliore. Altro effetto dell’incertezza socio-politica e dei conflitti in corso è stato il deciso impatto sulla supply chain o catena di approvvigionamento. Un quarto delle nostre aziende è stata danneggiata in termini di prodotto e magazzino, di cui il 25% con forte impatto sui prezzi e sulle attività, mentre il 30% circa afferma che la situazione sia sostanzialmente rimasta invariata . Induce ottimismo invece quel 50% che sostiene di non aver subito conseguenze negative sulla propria attività commerciale. Questi riscontri non solo evidenziano i grandi sforzi che le nostre aziende fanno per continuare ad andare avanti malgrado le difficoltà. Ad essere messa in evidenza è anche la duttilità del settore e-commerce.
Sapersi adeguare ai tempi è un valore inestimabile che le imprese del commercio elettronico hanno. È anche tra le competenze più gradite dai consumatori, poiché duttilità significa dare risposte alla domanda. Per quanto riguarda invece le preferenze dei consumatori in merito ai corrieri del settore logistico più della metà valuta come primo elemento il prezzo concorrenziale, seguito dalla celerità. Nei primi sei mesi del 2025 gli acquisti online crescono così del 16% ; i prodotti registrano un + 11% mentre i servizi + 21%.
Per quanto riguarda gli acquisti online di prodotti , il 2025 mostra un assestamento dell’abbigliamento, che cresce del 13%, e l’IT che rivela un +8%. Al contrario, il food mostra un incremento del 18% rispetto al 2024. Nei servizi, dopo la caduta legata alle misure di limitazione alla mobilità dell’ultimo biennio, spiccano i viaggi turistici (+ 30%) e il ritorno in presenza di eventi (+35%). Il mercato e-commerce vanta una quota del 9% nell’ambito degli acquisti Retail . Il valore è analogo a quello registrato nel 2024. Tra l’altro il retail è in continua e veloce trasformazione. Il ruolo stesso dei negozi sta progredendo, diventando uno showroom e centro di evasione degli ordini per l’e Commerce.
In questo contesto, il motore del cambiamento è la generazione Z, cioè la generazione dei nati tra il 1997 ed il 2012. Prevalgono gli acquisti con sistema di pagamento digitale al momento dell’ordine (80%), mentre diminuisce l’utilizzo di sistemi tradizionale come contante o bonifico bancario. Sembra essere irrevocabilmente superata la contrapposizione tra commercio fisico e online e la sostenibilità è un valore esemplare sempre più determinante per il rapporto tra domanda e offerta. Cala, però, la tendenza al riacquisto, che oggi pesa per il 55%.
Gli acquisti online sono in gran parte pagati al momento dell’ordine e solo nel 12% dei casi vengono saldati a nel momento di utilizzo del servizio. E’ quindi importante che i settori dell’e-commerce e della logistica siano in grado di resistere ed adattarsi al difficile momento che stiamo vivendo. I dati esposti mostrano un’attitudine resiliente del settore e-commerce e consumatori sempre più partecipativi al processo logistico. Siamo di fronte a un momento storico determinante per la trasformazione dei modelli di business delle aziende, che devono rispondere con celerità ai bisogni dei consumatori sempre più digitali, che non sono disposti a tornare indietro, ma che, anzi, chiedono un’esperienza di acquisto sempre più su misura.

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