Produzione vinicola francese 2025: +17 % in vista, ma il rischio incendi non è scongiurato
Secondo il ministro dell’Agricoltura francese, la produzione può raggiungere fino a 42,5 milioni di ettolitri nonostante la riduzione delle vigne e la minaccia degli incendi forestali.

Una ripresa robusta dopo il crollo del 2024. I dati preliminari del Ministero dell’Agricoltura francese, pubblicati il 1° agosto 2025, stimano una produzione di vino compresa tra 40 e 42,5 milioni di ettolitri. Si tratta di un incremento del 10 %‑17 % rispetto al 2024, anno in cui le condizioni atmosferiche avverse avevano fatto crollare la produzione a circa 36,2–36,3 milioni di ettolitri, il livello più basso in oltre sessant’anni. Secondo Reuters questo aumento riporta la previsione nei pressi della media quinquennale, che si attesta attorno ai 42,9 milioni di ettolitri.
Clima favorevole e ripresa regionale
L’estate 2025 ha portato condizioni calde e asciutte, ideali per la viticoltura, con una pressione ridotta delle malattie nelle viti e una stagione vegetativa più precoce. Le regioni con recuperi più evidenti sono Borgogna, Champagne, Valle della Loira e Charentes, mentre aree come Bordeaux e Languedoc-Roussillon sono rimaste vincolate dalla riduzione delle superfici coltivate. Le stime evidenziano un ritorno alla normalità, sebbene il recupero sia disomogeneo tra le diverse zone.
La politica di ristrutturazione e il paradosso ambientale
La decisione governativa di sostenere l’uprooting (sradicamento delle viti) di oltre 20.000 ettari di vigneti in alcune regioni (come Bordeaux e Languedoc) per riequilibrare l’offerta ha avuto un contro-effetto: la perdita di barriere naturali contro gli incendi boschivi, soprattutto nell’Aude, dove in un anno si contano quasi 5.000 ettari sradicati.
In Aude, il più grave incendio dagli anni Quaranta ha devastato vigneti, boschi e abitazioni, evidenziando come i vigneti fungevano da fasce protettive naturali, e la loro assenza aumenta la vulnerabilità al fuoco.
Equilibrio delicato tra crescita e rischio ambientale
Il settore francese del vino si trova quindi a gestire una ripresa produttiva significativa, accompagnata però da una fragile sostenibilità ambientale. La produzione prevista di 40–42,5 milioni di ettolitri resta inferiore alla media quinquennale di 42,9 milioni mentre la riduzione delle superfici coltivabili pone un freno potenziale a futuri aumenti. Resta quindi cruciale trovare un equilibrio tra ripresa economica e tutela ambientale.

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