Con l’ingresso di Azzurra Capital Investments in Proger l’ingegneria italiana si mette in mostra

Ieri a Palazzo Mezzanotte si è ufficializzata una nuova tappa nella storia di Proger S.p.A., società indipendente italiana attiva nei settori dell’ingegneria e del management. Con l’ingresso di Azzurra Capital Investments, Proger dà il via a un piano industriale pluriennale che punta a rafforzare la sua presenza sui mercati internazionali attraverso investimenti in Ricerca & Sviluppo, operazioni di M&A e valorizzazione del capitale umano.

L’operazione in estrema sintesi

Azzurra Capital acquisisce una quota del 25,45% di Proger, mentre il restante 74,55% resta in mano al management aziendale. Il valore dell’operazione riflette una valutazione complessiva di Proger pari a €222,4 milioni (enterprise value). Il piano industriale associato prevede investimenti per circa €40 milioni nei prossimi mesi, destinati a M&A, R&D e sviluppo delle competenze interne-

Proger ha chiuso il 2024 con un valore della produzione aggregato di oltre €206 milioni.

Marco Lombardi Amministratore delegato di PROGER SpA dichiarava ieri: “A Palazzo Mezzanotte abbiamo aperto un nuovo capitolo per PROGER s.p.a. con l’ingresso di Azzurra Capital Investments si avvia una fase di crescita che guarda oltre i confini nazionali. Nei prossimi mesi investiremo in Ricerca & Sviluppo, M&A e capitale umano, per trasformare competenze e talento in un motore di innovazione e dare vita al Campione made in Italy. Con l’eredità di un Paese che ha sempre trasformato la creatività in progresso, Proger affronta le sfide globali con visione e coraggio, pronta a rendere l’ingegneria italiana protagonista sulla scena internazionale”

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Le reazioni delle testate economiche

Repubblica nell’edizione Economia ha definito l’operazione “capitale fresco per l’ingegneria italiana”, sottolineando come Proger si appresti a rafforzarsi in settori tecnologici e infrastrutturali con vocazione internazionale.

Italia Informa riferisce che l’investimento e la nuova alleanza con Azzurra Capital “fanno nascere un gigante italiano” con valutazione ben oltre i 220 milioni, e che il piano da 40 milioni è ambizioso non solo in termini di espansione, ma anche di consolidamento tecnologico.

Trend generali del settore EI Engineering & Construction e M&A

Secondo PwC Italia, nel primo semestre del 2025 le operazioni di M&A nel settore dei servizi industriali e ingegneristici hanno visto in Italia una diminuzione dei volumi, ma un aumento del valore complessivo delle transazioni. Il settore Engineering & Construction (E&C) resta tra i più attrattivi per i private equity, soprattutto per l’innovazione tecnologica e la crescente domanda di infrastrutture.

Questa tendenza favorisce realtà come Proger, che non solo operano nei mercati nazionali, ma costruiscono competenze che possono competere a livello globale. L’ingresso di capitali esterni è visto come una risposta necessaria per affrontare costi crescenti, innovazione digitale, sostenibilità e cambiamenti nei regolamenti ambientali ed energetici.

Cosa significa “diventare un campione made in Italy”

Con questa operazione, Proger si pone obiettivi ambiziosi
R&S → incremento degli investimenti per sviluppare tecnologie proprie, digitalizzazione dei processi, sostenibilità ambientale, progettazione evoluta.
M&A → ricerca di partnership e acquisizioni strategiche per ampliare il portafoglio servizi, entrare in nuovi mercati esteri e rafforzare la supply chain interna.
Capitale umano → attrarre e trattenere talenti ingegneristici, professionisti dell’innovazione e della gestione dei progetti complessi.

Secondo alcune fonti, Proger vuole affermarsi come protagonista nei paesi dell’Europa centrale e meridionale, nonché nei mercati emergenti dove la domanda di infrastrutture, energie rinnovabili e tecnologie civili è in crescita. L’ingresso di Azzurra Capital in Proger non è un’operazione ordinaria: segna un momento di svolta per l’ingegneria italiana. Si tratta del passaggio da una dimensione nazionale pur forte, ma frammentata, a un orizzonte internazionale, con maggiori rischi ma anche con più opportunità.

Se riuscirà a tradurre le risorse in innovazione concreta, a costruire alleanze solide con partner esteri e a mantenere il controllo della qualità – tecnica, progettuale e culturale – Proger potrebbe diventare uno dei veri campioni “made in Italy”.