Gli effetti dei dazi sui prodotti italiani e sulle esportazioni delle PMI secondo i dati dell’Osservatorio EFBS
Osservatorio Evolution Forum Business School sulle PMI
DAZI: “OSSERVATORIO EFBS”, 2 PMI SU 3 TEMONO CROLLO FATTURATO -15% “SIMMETRICO” ALLE TARIFFE. MA 22% NON VEDE EFFETTI DIRETTI.
Effetti dei dazi sui prodotti italiani e sulle esportazioni
Sebbene solo in autunno inoltrato si vedranno gli effetti dei dazi sui prodotti italiani e sulle esportazioni, le PMI hanno già chiaro sin da ora che le tariffe USA provocheranno comunque un crollo del loro fatturato, tutto da capire in quale quantità. La maggior parte delle PMI (57%) prevede un crollo del fatturato del -15%, cioè per così dire “simmetrico” rispetto alle tariffe. La contrazione sarà invece più marcata ed arriverà addirittura al -30% pensa il 20% delle PMI. Soltanto l’1% degli imprenditori prevede un dimezzamento (-50%) del proprio fatturato. Infine un buon 22% delle PMI non vede effetti diretti sul proprio fatturato in funzione dei dazi USA, e segnatamente si tratta di quelle imprese commerciali che non esportano direttamente.
Infatti i dazi doganali imposti sulle merci importate dagli USA aumentano i costi per le imprese, riducono la competitività e possono causare un calo del fatturato per le aziende che esportano negli Stati Uniti. L’impatto reale sul fatturato però dipende molto dal settore (per il 36% degli intervistati), dal valore del prodotto (secondo il 28%) e dalla capacità dell’azienda di trasferire i costi sul prezzo finale (pensa il 25% degli imprenditori interpellati). Inoltre l’effetto delle tariffe USA è amplificato da una svalutazione del dollaro, che riduce la competitività italiana (per il 19% delle PMI).
Ma cosa potrebbero fare le PMI per mitigare l’impatto negativo dei dazi?
Per il 37% si dovrebbe spostare l’attenzione verso mercati alternativi per l’export. Inoltre il 28% ritiene che si dovrebbe cercare di assorbire parte dei costi dei dazi, cercando di scaricare il meno possibile sul prezzo finale. Infine il 19% degli imprenditori interpellati pensa che si dovrebbe puntare su prodotti di nicchia e ad altissimo valore aggiunto, che sono meno sostituibili. >>
È quanto emerge dall’Osservatorio “Evolution Forum Business School sulle PMI”, ideato dal formatore Gianluca Spadoni su un panel di oltre 1200 micro e piccoli imprenditori (cioè con fatturato sino ad 1 milione di euro, e meno di 5 dipendenti).
Il tasso di preoccupazione resta molto alto e a soffrire, secondo i leader delle nostre PMI, saranno un po’ tutti. Saranno indeboliti maggiormente però le PMI che esportano (43%) che essendo meno attrezzate dei colossi multinazionali rischiano di chiudere per sempre i battenti, mentre le grandi multinazionali e le catene europee (per il 34% degli intervistati) saranno in grado di difendersi. La maggioranza delle PMI è comunque concorde nel ritenere che le conseguenze reali delle imposizioni USA si vedranno però solo a metà dell’autunno (73%), per adesso si tratta solo di stime.
“Le PMI ci stanno dicendo che il problema dazi, per ora, riguarda principalmente quelle aziende che esportano in USA e che soprattutto non bisogna farsi prendere dall’emotività. È necessario invece cambiare strategia e trovare nuovi mercati di sbocco. Ma in questo anche lo Stato deve fare la propria parte, supportando soprattutto le PMI perché sono le più vulnerabili. Considerando anche le micro aziende, infatti, quasi la totalità delle imprese in Italia sono valutate come PMI e costituiscono il vero tessuto imprenditoriale nazionale. Le PMI sono una realtà consolidata del nostro paese e non si può più rimanere a guardare, ma è ora di ascoltare le loro richieste e fare qualcosa per venir loro incontro. Le problematiche sono diverse e il nostro Osservatorio sulle piccole e medie aziende le sta mettendo alla luce tutte”, ha aggiunto il formatore Gianluca Spadoni, che ha concluso: “Insomma, in questo scenario di costanti, profondi e repentini cambiamenti di regole del gioco, l’unica certezza per chi fa impresa è considerare primario l’investimento su sé stessi, sulle nuove competenze, e soprattutto sulla capacità di gestire le proprie emozioni. Elementi ora più che mai indispensabili e con la più elevata redditività possibile: la sopravvivenza dell’impresa”.
BIO GIANLUCA SPADONI: È imprenditore, autore, direttore didattico, trainer e docente. È uno dei principali formatori per le reti commerciali tradizionali e il punto di riferimento in Italia nell’ambito del Network Marketing. Ad oggi ha formato oltre 500.000 professionisti in tutta Italia. Gianluca Spadoni ha ideato l’Osservatorio Evolution Forum Business School sulle PMI.
EVOLUTION FORUM BUSINESS SCHOOL: La scuola di formazione per chi fa impresa. Un percorso didattico professionale in continuo aggiornamento, con trainer di standing nazionale, pensato per preparare manager, imprenditori e liberi professionisti alle nuove richieste del mercato e ai suoi repentini mutamenti. La missione di Gianluca Spadoni ed Evolution Forum è chiara: formare le persone per affrontare le sfide di mercato con competenza, passione e visione.

LMF green
Mente e denaro
MaltaLink
LMF Crypto Agorà
Sala Stampa