Hyperliquid e la corsa al suo stablecoin: una sfida che parla il linguaggio della finanza decentralizzata
Hyperliquid e stablecoin
Dietro al ticker USDH si cela più di un semplice simbolo sul mercato crypto: è una guerra tra giganti che punta a rivoluzionare il concetto stesso di stablecoin su Hyperliquid.
Cos’è Hyperliquid?
Nata nel 2022, Hyperliquid è un exchange decentralizzato (DEX) specializzato nei derivati perpetui, costruito su una blockchain proprietaria Layer-1. Unisce le performance di un exchange centralizzato con i vantaggi di un sistema completamente self-custodial. La piattaforma vanta un volume mensile di derivati perpetui prossimo ai 400 miliardi di dollari e ricavi oltre i 100 milioni al mese, dominando il 70 % del mercato DeFi su questo segmento.
Finora, Hyperliquid si è appoggiata soprattutto ai stablecoin esterni, in particolare USDC (95 % dei depositi stabili, oltre 5,5 miliardi di dollari), che secondo CoinGecko però comportano rischi e limitazioni. USDC è soggetto a potenziale censura, e i ricavi generati dai fondi collaterali (es. Treasury) finiscono interamente nelle casse di Circle, svantaggiando l’ecosistema Hyperliquid.
Cos’è USDH e perché è il fulcro del dibattito
USDH è il ticker riservato da Hyperliquid a un nuovo stablecoin nativo, concepito per:
Internalizzare i ricavi generati dalle riserve, a beneficio dell’intera community.
Ridurre la dipendenza da USDC, eliminando il rischio di valore fuoriuscita verso Circle.
Rafforzare la sovranità dell’ecosistema, rendendo il sistema meno esposto a entità centralizzate.
Il meccanismo è innovativo: Hyperliquid ha lanciato una gara di proposte, invitando vari emittenti di stablecoin a presentare un progetto per ottenere il diritto di emettere USDH. La scelta sarà fatta tramite voto on-chain dei validatori, che decideranno chi potrà guidare la nascita del nuovo asset.
I contendenti in lizza
Numerose realtà si sfidano per emettere USDH, ciascuna con una proposta diversa in termini di riserve, revenue sharing e approccio regolamentare:
Native Markets (collegata a Stripe/Bridge): propone di dividere al 50 % i rendimenti tra buyback di HYPE e crescita di USDH; favorita nei prediction markets
Ethena (supportata da BlackRock): utilizza USDtb (collateralizzato da BUIDL, fondo BlackRock); promette di restituire il 95 % dei profitti alla community e coprire i costi di migrazione
Paxos: stablecoin istituzionale con compliance GENIUS/MiCA; il 95 % dei rendimenti verrebbe destinato al buyback di HYPE e ad applicazioni; integrazioni possibili con PayPal, Venmo
Sky (ex MakerDAO): emissione multichain, yield garantito del 4,85 %, usa LayerZero; propone anche un fondo da 25 milioni di dollari per DeFi su Hyperliquid
Agora: offre restituzione del 100 % dei ricavi netti, gestione via VanEck/State Street; alcune perplessità sollevate per possibili conflitti di interesse
Frax Finance: proposta anonima per un’emissione collegata a un’istituzione regolamentata; rendimenti reinvestiti nella governance, staking o buyback HYPE.
Altri soggetti minori hanno avanzato proposte alternative; alcuni, addirittura, suggeriscono di non usare affatto USDH, per mantenere un campo libero.
Cosa dicono i media e il mercato
Oltre a una copertura precisa e puntuale da fonti come CoinGecko, che spiega la gara e le sue implicazioni, Decrypt definisce la sfida “la più grande battaglia nella storia degli stablecoin”, con Native Markets in vetta alle previsioni. Cointelegraph evidenzia l’ingresso di Ethena come sesto concorrente, con impegni fino a 150 milioni in incentivi ed elevata intensità competitiva
Secondo Forbes la competizione rischia di sottrarre a Circle quote consistenti di ricavo, mettendo in discussione la posizione dominante di USDC su Hyperliquid .
Prossimi passi
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Voto on-chain: in corso tra l’11 e il 14 settembre 2025; i validatori e la comunità (via staking) determineranno il vincitore
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Impatto potenziale: se USDH dovesse affermarsi, Hyperliquid potrebbe assicurarsi 150–220 milioni di dollari all’anno in revenue oggi destinati a Circle
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Rinnovamento degli equilibri: USDH rappresenta una sfida strutturale ai modelli centralizzati, promuovendo una governance partecipativa e un’ottimizzazione dei rendimenti all’interno dell’ecosistema.
Hyperliquid sta orchestrando una rivoluzione silenziosa ma di vasta portata: trasformare un ticker in un atto di sovranità finanziaria. La gara per USDH non è solo questione di stablecoin, ma di chi controlla il flusso stesso di valore nella DeFi. Il voto dei validatori deciderà se sarà un nuovo inizio o l’ennesima cesura oligarchica. Nel frattempo, Circle guarda da vicino.

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