MIPCOM 2025, TV o DIGITALE : l’incontro di due mondi. La Creator Economy al centro della 41esima edizione

Laura Damiola  -

YouTube la vedette per un nuovo modo di pensare alla TV…

Di Laura Damiola  

Diecimilaseicento delegati, 107 paesi, 350 aziende : ogni autunno, il destino della televisione passa dal Mipcom di Cannes, il mercato globale in cui le aziende tv del mondo comprano e vendono nuovi programmi da quarant’anni  . Ma l’edizione 2025, la 41esima, rimarrà un punto di svolta, in  uno dei momenti più critici nella storia di un media la TV, in un passato recente  dominante sul mercato , ma che  oggi vede la sua  età dell’oro definitivamente tramontata.

“Questo è uno dei più grandi cambiamenti nella storia del Mipcom e dell’industria televisiva”, ha affermato Lucy Smith, direttrice dell’evento. Questo cambiamento è stato illustrato dalla presenza  come ospite della più potente piattaforma video su Internet, di YouTube. Di proprietà del gigante globale Google, YouTube è la nave ammiraglia di questi “social network”, da Facebook a TikTok, passando per Instagram e altri, catturando in particolare il pubblico degli under 35.

Questa famosa “Generazione Z“, nata tra il 1995 e il 2010, che è la prima generazione 100% digitale, la prima ad abbandonare in massa la TV di un tempo a favore di altri schermi.. Così, il Web continua a cannibalizzare quello che era, fino all’inizio degli anni 2010, il nostro “piccolo schermo”, un tempo così adorato da tutti e a qualsiasi età. “YouTube è oggi il canale video numero uno  di  questa generazione, non solo per i dispositivi mobili, ma anche per la televisione”, come ci ha ricordato il produttore americano Evan Shapiro, noto come “il cartografo di Hollywood” o come il Grillo Parlante dell’industria audiovisiva. Fuori dal mercato televisivo il suo nome è probabilmente poco noto, ma è seguitissimo sui social, il suo intervento non puo’ mancare a qualsiasi evento, fiera e dibattito in cui si parli di tv e audiovisivo. “Un recente studio di Barb, il corrispettivo di Auditel nel Regno Unito, ha rivelato che, per i minori di 35 anni, YouTube è la piattaforma più vista all’interno delle case, superando in termini di tempo di consumo BBC, Channel 4 e Channel 5 messi insieme. Subito dietro ci sono Netflix e TikTok, mentre la BBC occupa la quarta posizione. . Nell’industria esiste l’idea sbagliata che, con il tempo, i giovani inizieranno a consumare la televisione tradizionale o i media pubblici. Questa generazione è cresciuta completamente nell’ambiente digitale e non cambierà le sue abitudini di consumo da un giorno all’altro. Il loro consumo di video è dominato dalle piattaforme digitali e non migreranno spontaneamente alla televisione”. You Tube e Netflix hanno già dominato la televisione negli Stati Uniti, dove l’ecosistema dei media è nel caos

Per restare negli Stati Uniti, l’influencer e pugile di YouTube Jake Paul ha accumulato un pubblico di 120 milioni di spettatori per i suoi match  di boxe, quasi eguagliando l’audience del Super Bowl. Mr. Beast, alias Jimmy, il cui vero nome è James Stephen Donaldson, ha ricevuto 100 milioni di dollari da Amazon per creare un game show. In breve, il predominio delle piattaforme digitali sul panorama audiovisivo americano e dei loro creatori di contenuti, elevati allo status di divi dai giovani, sta per far precipitare nel caos  l’ecosistema esistente . ComCast, il gigante americano globale dell’industria dei media, sta  vendendo le sue reti televisive. Nel resto del mondo, il mercato è completamente invertito: gli Stati Uniti sono l’unico Stato,  in cui la maggior parte della popolazione ha più di 40 anni, il che segna u divario rispetto ai mercati più giovani, dove i modelli di consumo sono in continua evoluzione. Inoltre, in Europa c’è un elemento chiave che cambia l’equilibrio di potere: l’esistenza di un forte settore dei media pubblici con un sostegno finanziario più stabile rispetto agli operatori commerciali. Tuttavia, ciò non significa che siano al sicuro. Nel mondo dei creator vengono generate migliaia di volte più ore di contenuti rispett a quelli dei media tradizionali.

In Europa, le conseguenze del grande sconvolgimento si fanno  già sentire anche a livello economico . In Francia, ad esempio, la manna pubblicitaria – linfa vitale delle TV– é stata catturata da Internet e dalle sue reti è il doppio di quella dei grandi canali, TF1 o M6. Negli ultimi otto anni, il fatturato dei media digitali, principalmente Google, è cresciuta da 4 a 15 miliardi di euro secondo le ultime stime, mentre il fatturato  della televisione è aumentato di “soli” 300 milioni di euro. Per non parlare del completo collasso degli altri media tradizionali, carta stampata e radio. Questi esempi dimostrano come i contenuti dei creator abbiano superato in rilevanza i media tradizionali nella cultura pop, nell’informazione e nell’intrattenimento.

È in questo contesto di trasformazione e di crocevia di due mondi, quello dei produttori tradizionali e quello dei creatori di contenuti digitali, che il Mipcom ha invitato YouTube e altri attori del digitale a discutere.

La sfida? Cosa succederebbe se la televisione potesse trovare nuova linfa vitale, resilienza, traendo ispirazione o collaborando con questa nuova economia di creatori di contenuti digitali rappresentata da YouTube e quindi da Google?

Perché non creare dei ponti, o un’ibridazione tra schermi in cui ognuno possa trovare il proprio interesse creativo e finanziario?
Una buona idea, ma non così facile da realizzare. “Dobbiamo fare coabitare due logiche quasi opposte, quella di una televisione con i suoi canoni, il suo codice, la sua struttura e quella di una creazione spontanea fatta di libertà e sperimentazione”, ha chiarito la francese Virginie Mouseler, co-creatrice dell’agenzia The Wit, il cui lavoro consiste nell’offrire contenuti televisivi innovativi e, perché no, nell’amplificare idee e microformati dal digitale. La filosofia di questa donna « guru dei media » è chiara. “La creatività non appartiene più a tutte le reti o agli studi, ma alle persone che la consumano, la reinterpretano e la amplificano…”.
Una delle idee proposte da The Wit, sotto forma di videogioco online, illustra a suo modo una “guerra mediatica” piuttosto impari, tra la TV e l’impero dei giganti della tecnologia digitale come Apple, Google, Amazon, Microsoft, Meta e Nvidia. La posta in gioco: la lotta per l’attenzione, il denaro e la fedeltà dei consumatori in tutto il mondo. Undici celebri creatori di contenuti hanno partecipato all’avventura . Il gioco creato (Stop The Train) ha generato 12 milioni di visualizzazioni su Internet, In occasione di questo Mipcom dedicato all’avventuroso incontro di due mondi, la TV tradizionale e il digitale, tre ha generato 12 milioni di visualizzazioni sur Internet, dimostrando un certo fascino di una narrazione ibrida che fonde il potere delle star digitali con i valori di produzione tradizionali.

In occasione di questo Mipcom, dedicato all’avventuroso incontro tra due mondi, la TV tradizionale e il digitale, tre dei più grandi attori del primo hanno annunciato di aver compiuto il passo che li ha separati da una partnership con alcuni straordinari YouTuber. Questi tre giganti sono BBC, Fremantle e Banijay.
BBC Studios ha ampliato le sue attività centrate sui creatori, annunciando nuove partnership con Pedro Pina, responsabile delle partnerships globali di YouTube, per lo sviluppo congiunto di contenuti che combinano formati digitali e le produzioni della BBC. Questi due accordi riflettono una più ampia convergenza tra la produzione tradizionale e la narrazione incentrata sui creatori. Aspettiamo la tematica.

E per il resto della storia  appuntamento alla 42a edizione del MIPCOM Cannes, che si terrà dal 12 al 15 ottobre 2026.