Fmi: l’Ue sia flessibile sugli aiuti alle banche

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Il Fondo monetario internazionale apre all’intervento pubblico di fronte a potenziali crisi sistemiche

“Nelle situazioni sistemiche in cui l’intervento pubblico possa risultare giustificato le regole europee sugli aiuti di Stato andrebbero applicate con la flessibilità prevista, riconoscendo che la corretta determinazione dei ‘prezzi di mercato’ risulta difficile senza un mercato che funzioni”. A dirlo è il Fondo monetario internazionale, nel suo rapporto annuale sull’Unione valutaria.

La raccomandazione è rivolta all’Unione europea, che sta affrontando un momento difficile per il sistema bancario.

Il Fmi si è espresso inoltre favorevolmente nei confronti di soluzioni come il fondo Atlante: veicoli finanziari creati ad hoc per agevolare smaltimento e gestione dei crediti deteriorati nelle banche, afferma il rapporto “possono giocare un ruolo cruciale” per smaltire queste poste di bilancio. Questi veicoli devono inoltre essere “aperti alla partecipazione estera, incluse le istituzioni pan europee che possono aiutare sui finanziamenti e sulla governance”.

Il rapporto del Fondo sottolinea poi i rischi di rallentamento cui è esposta l’Eurozona “prevalentemente a causa dell’impatto negativo del referendum britannico sull’uscita dall’Ue. 

“Un ulteriore rallentamento globale”, aggiunge il Fmi, “potrebbe tracimare e far deragliare la ripresa sostenuta dalla domanda interna. A livello interno i rischi sono prevalentemente politici” e comprendono “l’aumento dei rifugiati e gli ostacoli ai progressi su politiche e riforme”.