Asia e Paesi emergenti, le strategie da adottare nell’azionario

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Finché i rialzi dei tassi e le riduzioni del bilancio della Fed sono graduali, le prospettive per la regione restano positive. Ecco le opportunità da cogliere

“Dopo alcuni anni deludenti, gli utili sono passati in territorio stabilmente positivo. Gli ultimi cinque anni hanno visto la migliore partenza del ciclo dei profitti in termini di revisioni al rialzo. E finché i rialzi dei tassi e le riduzioni del bilancio della Fed sono graduali, le prospettive per la regione restano positive”. Questa la view sul mercato azionario dell’area Asia-Pacifico di Fidelity International, che ritiene che il rischio principale consista in un inasprimento dei tassi più rapido rispetto alle attese del mercato e in un nuovo rafforzamento del dollaro.

Focalizzandoci in particolare sulla Cina, la Fed potrebbe, infatti, rappresentare il principale timore per la regione. Il Paese sta tirando il freno in alcuni settori dell’economia, ma il rallentamento dovrebbe essere gestito in modo efficace. “Dall’inizio dell’anno, i titoli azionari cinesi hanno registrato dei progressi e hanno sovraperformato i mercati della regione Asia-Pacifico escluso Giappone grazie al miglioramento dei dati economici che hanno evidenziato una stabilizzazione della crescita economica”, ha spiegato Raymond Ma, gestore di FF China Consumer Fund, ricordando che tutti i settori hanno chiuso in rialzo, con i beni di consumo discrezionali, il settore informatico e quello immobiliare che hanno fornito il maggiore contributo positivo, mentre i titoli dei materiali in Cina hanno tratto vantaggio dalle notizie di una ripresa degli investimenti infrastrutturali.
“Continuerò a puntare sulle aree capaci di generare crescita sostenibile nei prossimi 3-5 anni”, ha dichiarato Ma, aggiungendo che la selezione dei titoli di tipo bottom-up resta il principale fattore di posizionamento del fondo, che ha saputo generare rendimenti particolarmente interessanti. Dal lancio, avvenuto 6 anni fa, il fondo ha infatti generato un rendimento di circa il 108%, superando l’indice MSCI China di oltre 40 punti percentuali.
“Mantengo una posizione di sovrappeso sui settori della “Nuova Cina” che risultano meno sensibili a fattori di incertezza macroeconomica. In particolare, nel prossimo futuro le società dotate di forte know-how tecnologico e prodotti innovativi registreranno a mio avviso i maggiori livelli di crescita”, ha dichiarato Ma, che da un punto di vista settoriale sta cercando opportunità attrattive nei beni di consumo, nelle telecomunicazioni e nel farmaceutico, e rimane ottimista riguardo agli Adr quotati negli Stati Uniti e ai titoli legati a Internet, in vista della loro forte crescita secolare. Il passaggio agli acquisti online sta avvenendo più rapidamente in Cina e società come Alibaba e Tencent innovano freneticamente, adottando nuove tecnologie quali l’intelligenza artificiale. IN particolare, Alibaba prevede quest’anno una crescita dei ricavi del 49% (10 punti percentuali in più rispetto alle stime degli analisti).

Quanto al resto dell’area, secondo Fidelity in Giappone le prospettive di mercato sono legate alla crescita globale e alle oscillazioni valutarie; ciò nonostante, l’inflazione rimane positiva e questo potrebbe cambiare le carte in tavola per le aziende dopo anni di deflazione.

In Emea/America Latina, invece, la politica è tornata a essere un tema di scottante attualità e a dominare nuovamente il sentiment, a causa dello scandalo brasiliano legato alla corruzione, denominato “Lava Jato” (“autolavaggio”), che coinvolge il presidente Temer. Inoltre, anche in Sudafrica, Jacob Zuma continua a ricevere critiche dal suo stesso partito. Ciononostante, è riuscito a evitare un voto di sfiducia in una recente riunione dell’Anc nel mese di maggio. In ogni caso, in Sudafrica, così come in altri Paesi, come il Messico, le buone opportunità azionarie non mancano in termini di singoli titoli. “A un contesto politico e macroeconomico deprimente in Sudafrica corrisponde un quadro corporate più positivo. Prediligiamo le società con una forte vocazione internazionale e una valida corporate governance, che fortunatamente sono presenti in gran numero nella Borsa del Paese. Un ottimo esempio è Steinhoff, produttore e distributore di mobili che vende i suoi prodotti in Europa, negli Usa e in Africa – spiegano gli esperti di Fidelity – mentre in Messico, continuiamo a prediligere le società che sostengono costi in peso ma che possono generare utili in valute estere, come Grupo Mexico”.