Investire nel futuro

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Le strategie sistematiche rappresentano una risposta ai bias comportamentali tipici, estendono la capacità di investimento dell’individuo ed offrono forte controllo del rischio e buoni track records.

GAM, uno dei maggiori provider di prodotti UCITS alternativi in Europa, ha acquisito nel 2016 la società Cantab Capital Partners, di Cambridge, dando vita alla piattaforma GAM Systematic che annovera strategie Diversified Macro, Alternative Risk Premia ed Equity Market Neutral.

Le specificità dell’applicazione dell’intelligenza artificiale e dell’uso di algoritmi sistematici nella diversificazione intelligente dei portafogli sono state appunto oggetto di approfondimento in un incontro organizzato da GAM e riservato a consulenti finanziari e bankers, al quale sono intervenuti esperti d’investimenti sistematici, Intelligenza Artificiale e psicologi.

“Oggi assistiamo ad una produzione immensa di dati, che costituiscono un valore inestimabile per le imprese. In un mercato sempre più dinamico e competitivo una delle principali sfide per le aziende è quella di identificare quali sono i dati strategici da selezionare e gli strumenti più adeguati per comprenderli e analizzarli”. Commenta Luca Altieri – Direttore Marketing Comunicazione e Citizenship di IBM Italia.

“L’analisi dei Big Data consente di conoscere le preferenze del pubblico e orientare le offerte commerciali e politiche e permette di raccogliere segnali di secondo ordine che concorrono alla migliore comprensione dello scenario: è questa la novità delle gestioni sistematiche, algoritmi complessi disegnati per selezionare i segnali e prendere decisioni coerenti” ha detto Riccardo Cervellin, Amministratore delegato di GAM (Italia) SGR.

Il tema di come le nuove frontiere dell’Intelligenza artificiale possano essere applicate nel campo degli investimenti è stato affrontato da Anthony Lawler, co-responsabile GAM Systematic di GAM. Parliamo di “strategie sistematiche” quando il processo di investimento è governato da algoritmi complessi e testati che analizzano milioni di dati.

Le decisioni di investimento di un processo sistematico sono assunte sotto regole formulate con chiarezza e trasparenza. Il processo è scevro dai bias cognitivi che insidiano le valutazioni umane, è ripetitivo, trasparente e, soprattutto, condotto sotto la stretta sorveglianza dell’uomo: l’obiettivo è quello di raggiungere rendimenti positivi in termini assoluti con una bassa correlazione con le asset class tradizionali.

“La scalabilità dei processi, la robustezza del risk management, la qualità dei segnali generata dagli algoritmi più recenti consentono ai gestori con solide competenze quantitative di generare valore nei portafogli, con costi decisamente contenuti” afferma Anthony Lawler che aggiunge “computer e machine learning, opportunamente programmati, hanno il compito di trovare anche limitati margini di valore nella maggior parte dei titoli in universi di investimento che ne contengono migliaia; ciò significa che non c’è bisogno di un nuovo team per ciascun nuovo mercato o classe di attivo che si pensa di valutare.”

I gestori e gli esperti dell’architettura digitale esercitano un costante controllo del processo, della coerenza tra gli obiettivi dichiarati e i risultati. Per questo motivo GAM è un luogo di innovazione: i processi sono sempre sotto costante revisione, i team di ricercatori studiano le novità tecniche, gli avanzamenti nei linguaggi neuronali, la ricerca nella finanza comportamentale.

GAM offre le sue gestioni sistematiche in veicoli UCITS, consentendo così a una moltitudine di risparmiatori l’accesso a strategie sofisticate.

“Gli investitori sono sempre più a loro agio con l’idea di strategie d’investimento automatizzate“ dice Riccardo Cervellin, Amministratore Delegato di GAM (Italia) SGR. “A parte la loro scalabilità, le strategie quantitative hanno presentato negli ultimi anni risultati convincenti, ovvero performance relativamente superiori a quelle delle strategie più tradizionali, che in questi stessi anni hanno invece sofferto.”
“Gli algoritmi non hanno bias comportamentali” ha spiegato Paolo Legrenzi, Curatore della Rubrica settimanale “I Soldi in Testa” di GAM e professore Emerito di Psicologia presso Università Ca’ Foscari, “non si lasciano distrarre dalle emozioni e questo è un fattore positivo.“