Societe Generale quota sul Sedex di Borsa Italiana nove Recovery Bonus Cap su Blue Chip Italiane

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Societe Generale amplia la sua gamma di certificati a capitale condizionatamente protetto e quota sul SeDeX di Borsa Italiana nove Recovery Bonus Cap Certificate, che consentono un’esposizione ottimizzata ad alcune delle più scambiate blue chip del listino italiano: Intesa Sanpaolo, Unicredit, Fiat Chrysler Automobiles, Assicurazioni Generali, Telecom Italia, UBI Banca, Banco BPM, Enel e Mediobanca.

I nuovi strumenti permettono di beneficiare della struttura tipica dei Bonus Cap Certificate e presentano un prezzo di emissione inferiore a 100, da qui il termine “recovery”. I certificati, dunque, prevedono a scadenza (28 agosto 2018) il pagamento di un importo predefinito (il Bonus, definito come rapporto tra 100 e il prezzo di emissione, e che oscilla tra il 106% e il 116% in funzione dell’azione sottostante) moltiplicato per il Valore Nominale anche se il titolo sottostante ha subito una perdita rispetto al suo valore iniziale: è però necessario che tale perdita non sia mai risultata pari o superiore alla Barriera, fissata al 75% del prezzo iniziale dell’azione sottostante. I Recovery Bonus Cap di SG, quindi, proteggono condizionatamente il Valore Nominale a scadenza e permettono di realizzare una performance positiva se il prezzo di riferimento dell’azione non ha mai perso più del 25% rispetto al valore iniziale. Se, invece, durante la vita del prodotto la barriera è stata raggiunta o superata al ribasso, a scadenza i Recovery Bonus Cap riconoscono all’investitore il valore finale del sottostante con un rimborso massimo pari a 100 euro.

Marcello Chelli, Co-Head Public Distribution di Societe Generale in Italia, ha commentato: “Questi Recovery Bonus Cap si rivolgono a coloro che hanno una visione moderatamente rialzista o ribassista sulle blue chip italiane sottostanti. Questi certificati, in quotazione dal 12 settembre, possono inoltre svolgere una funzione di mitigazione del rischio all’interno di un portafoglio esposto alle stesse blue chip sottostanti di questi prodotti”.

Questi certificati sono strumenti finanziari a complessità molto elevata ai sensi della Comunicazione Consob 0097996/14 del 22/12/2014. Il meccanismo di funzionamento, i fattori di rischio e i costi sono riportati nelle Condizioni Definitive (Final Terms).

I certificati Recovery Bonus Cap sono emessi e negoziati in Euro, di conseguenza l’importo di liquidazione a scadenza cosi come le operazioni di acquisto o vendita sul mercato secondario sono regolati in Euro.

Il rendimento effettivo dell’investimento non può essere predeterminato e dipende, tra l’altro, dall’effettivo prezzo di acquisto dei prodotti nonché, in caso di disinvestimento prima della data di scadenza, dal relativo prezzo di vendita. Il prezzo dei Recovery Bonus Cap può aumentare o diminuire nel tempo ed il valore di rimborso o di vendita può essere inferiore all’investimento iniziale. L’aliquota d’imposta attualmente in vigore per questi strumenti è pari al 26%.